CAPITOLO 12 - UN TRADING-SYSTEM SUL MERCATO ITALIANO
12.4 Criteri di verifica
Prima di entrare definitivamente nel merito precisiamo alcuni criteri adottati che risultano di fondamentale importanza per la verifica. L'aspetto più importante per una verifica di questo tipo riguarda l'entità dei costi di transazione; sono state conteggiate commissioni d'ingresso (apertura della posizione) dello 0,5% e commissioni d'uscita (chiusura operazione) ancora dello 0,5%, per un totale dunque dell'1% per ogni transazione chiusa. Questa stima si è rivelata, da una breve indagine personale, un'ipotesi veritiera ed anzi addirittura piuttosto conservativa se si considera che l'utente di questo trading system esegue operazioni molto frequenti che possono consentire riduzioni delle tariffe applicate.
In secondo luogo non è stato previsto un tasso d'interesse a cui investire la liquidità smobilizzata, per il semplice fatto che il sistema ipotizza una presenza totale sul mercato in qualità di venditori o di compratori; infatti sono utilizzati come segnali di chiusura delle operazioni le condizioni per l'apertura di posizioni di segno opposto e si tratta dunque di un sistema cosiddetto stop & reverse. Questo aspetto deriva dalle ipotesi sottostanti all'impostazione del trading system, ovvero alla volontà di sfruttare, grazie ad un adeguato filtro rilevatore di stato, ogni fase di mercato che si presenti.
In terzo luogo non vengono fissati livelli di stop-loss di nessun tipo; questo significa che non è prevista nessuna condizione di uscita dal mercato fissata a priori sulla base di una determinata perdita definita accettabile. Ci si affida totalmente alle indicazioni del sistema, confidando che un'operazione in perdita sarà chiusa tempestivamente per via del verificarsi di un pronto segnale operativo d'inversione della posizione.
Infine, come appare evidente dalla natura stop & reverse del sistema, vengono effettuate sia operazioni d'acquisto che operazioni di vendita allo scoperto; questo permette al sistema di sfruttare anche le situazioni di downtrend. Certamente includere anche le posizioni short non implica nessuna influenza anomala nei risultati, visto l'andamento mediamente crescente dell'indice nel periodo considerato, che è successivo al crollo del 1987.