CAPITOLO 8
ANALISI TECNICA MULTIPLA
Nei capitoli precedenti si è posto in essere un approccio all'analisi tecnica piuttosto
insolito, riferendoci dapprima alle teorie di Dow, Elliott e Gann e successivamente all'analisi
candlestick; infatti questo costituisce usualmente il punto di arrivo dell'analista
tecnico, più che il punto di partenza.
I motivi che giustificano questa particolare esposizione si possono ravvisare in primo luogo
nella volontà di non riscrivere manuali di analisi tecnica di base, dei quali esistono
già numerosi esempi nella letteratura soprattutto americana. In secondo luogo il
tentativo di fornire una chiave di lettura delle metodologie di analisi più attuale,
che tenga conto dell'evoluzione del settore, che ha portato al sistematico utilizzo della
rappresentazione candlestick. In terzo luogo la volontà di comprendere prima di
tutto l'orientamento di fondo che caratterizza le numerose metodologie utilizzabili
dall'analista, tutto questo ravvisabile nelle teorie di lungo periodo dei cosiddetti fondatori.
L'aggettivo multiplo, caratterizzante in questo caso l'analisi tecnica, si riferisce alla
possibilità di combinare con successo le metodologie derivanti dall'analisi di tipo
giapponese con l'analisi tecnica di tipo occidentale. Nell'ambito di questo capitolo si
illustreranno in effetti le principali tecniche per la gestione di posizioni speculative
utilizzate nell'approccio tecnico classico, viste però nell'ottica candlestick,
allo scopo di ottenere maggiore significatività nelle indicazioni operative.
Va precisato tuttavia che il settore dell'analisi tecnica è particolarmente vasto e
ricco di metodologie operative, tanto che si dice ne esista una per ogni analista; in questa
sede si vuole proporre peraltro solo un approfondimento degli strumenti più importanti
ed innovativi, anche in considerazione del fatto che molti sistemi operativi costituiscono
frequentemente delle copie lievemente rivedute e corrette di altri strumenti già noti. Infatti
alcuni studi sull'argomento hanno ravvisato coefficienti di correlazione prossimi ad uno nelle
indicazioni operative fornite da sistemi tecnici solo apparentemente diversi.
La struttura che caratterizzerà il proseguio del capitolo è nettamente divisa in
due parti principali: la prima si riferisce agli strumenti grafici utilizzati in occidente
parallelamente all'analisi candlestick. Tenteremo di fornire una chiave di lettura che
consenta una combinazione dei due approcci.
La seconda parte si riferisce agli strumenti di tipo quantitativo, cioè sostanzialmente
micromodelli matematici volti alla caratterizzazione per forza, ampiezza e volatilità
della serie storica di prezzo; in questo caso è più agevole la combinazione con
l'approccio giapponese, poiché si tratta di metodologie che trovano origine nell'analisi
di un fenomeno da diverse angolazioni.