Taglio dei tassi FED sempre più vicino: come massimizzare il rimbalzo dei Treasury con i certificati?

Francesca Fossatelli Francesca Fossatelli - 05/12/2023 10:10

Lo scorso mese è stato un mese di performance straordinarie per i bond, il miglior mese dagli anni ’80. In effetti gli investitori, dopo aver creduto in un “higher for longer” fino a fine ottobre, facendo arrivare il rendimento dei treasury decennali oltre il 5%, sembrano ora iniziare a credere in un più vicino taglio dei tassi e come vediamo dalla tabella del CME FedWatch Tool, le probabilità di un taglio dei tassi superano il 99% da luglio del prossimo anno, dunque, sembrerebbe che già dal secondo semestre del prossimo anno inizierà il ciclo dei tagli dei tassi.

 

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Chiaramente i bond che più beneficiano del taglio dei tassi sono quelli con scadenze più lunghe, per questo l’ETF che più sta riscuotendo successo nelle ultime settimane è il TLT ossia l’iShares 20+ Year Treasyury Bond ETF. Si tratta di un ETF che racchiude un portafoglio di treasury USA con scadenza media di almeno 20 anni. In effetti la duration effettiva del portafoglio è di 16,82 anni quindi nel caso di tagli dei tassi consistenti il rimbalzo dell’ETF potrebbe essere importante.

Tuttavia, per noi investitori europei, investire sul TLT potrebbe essere meno efficiente del previsto perché in uno scenario di hard landing in cui avviene velocemente il taglio dei tassi, è probabile un indebolimento del dollaro: l’investitore, quindi, guadagna dal rimbalzo del TLT ma perde sul fronte del tasso di cambio.

Per questa ragione potrebbe risultare particolarmente interessante un certificato di Leonteq che segue le performance del TLT ma elimina il rischio di cambio: il CH1300958910

Si tratta di un certificato Bonus sul TLT che presenta una barriera di protezione del capitale all’80% e un Cap al 145%. Il certificato ha una scadenza di 2 anni, quindi una scadenza “giusta” per poter beneficiare del taglio dei tassi. Il valore nominale è di 1000 euro.

Il certificato non paga premi intermedi, il rendimento viene pagato in toto a scadenza (novembre 2025).

A scadenza vi sono 4 scenari possibili: 

  • Il TLT ha realizzato una performance negativa ed ha chiuso sotto barriera: non si ha protezione del capitale e il certificato rimborsa sulla base della performance del sottostante. Ad esempio se il TLT scende del 30% rispetto al livello di strike, il certificato rimborserà 700 euro.
  • Il TLT ha realizzato una performance negativa ma entro un -20% da strike: si ha la protezione del capitale e il certificato rimborsa 1000 euro.
  • Il TLT ha realizzato una performance positiva, entro un +45% da strike: il certificato replica 1:1 l’andamento del sottostante. Ad esempio, a fronte di un +40% del sottostante, il certificato rimborserà 1400 euro.
  • Il TLT ha realizzato una performance positiva superiore al +45% da strike: il certificato rimborsa il suo valore massimo (Cap) ossia 1450 euro.

 

Il certificato presenta vantaggi e svantaggi rispetto all’investimento diretto nel sottostante:

  • SVANTAGGIO: Rischio emittente - rispetto all’investimento nel TLT, investire nel certificato aggiunge il rischio di credito dell’emittente (Leonteq).
  • SVANTAGGIO: Cap al 145% - investendo direttamente nel TLT non si hanno limiti al rialzo del sottostante, con il certificato si ha invece un rimborso massimo a 1450 euro. Tuttavia un +45% potrebbe essere una performance più che sufficiente, considerando anche la duration e la convexity del TLT e che la maggior parte degli analisti e gestori è concorde sul fatto che i tassi non torneranno a zero nel breve periodo.
  • SVANTAGGIO: Scadenza predefinita – investendo direttamente nel TLT non si hanno limiti temporali, il certificato invece ha una scadenza predefinita (24/11/2025). Questo implica che la performance durante la vita del prodotto sarà leggermente “ovattata” perché il rimborso avviene a scadenza. Ad esempio, al momento il TLT è a un +3,55% e il certificato segna un +2,9%. Dunque, si acquista a sconto e, se si rivende prima della scadenza, si rivende a sconto. Solo a scadenza il certificato restituirà 1:1 la performance del sottostante.
  • VANTAGGIO: Assenza del rischio di cambio - investendo nel TLT sono soggetto al rischio di cambio, con il certificato no. Questo è un enorme vantaggio perché in caso di hard landing, scenario in cui si avrà il rally dei treasury e del TLT, il dollaro potrebbe indebolirsi, andando a ridurre il guadagno dell’operazione. Con il certificato il rischio di cambio è azzerato.
  • VANTAGGIO: Barriera di protezione del capitale - Il TLT è abbastanza volatile e dai minimi di fine ottobre è in rialzo del 13%, avere una barriera di protezione del capitale permette di limitare il rischio di perdita (fino ad un -23% dai valori attuali si ha la protezione del capitale investito) e di rendere più resiliente la posizione (movimenti negativi pesano meno che linearmente sul certificato). Inoltre, bisogna notare che la barriera di protezione del capitale è ad un valore mai toccato, sotto ai minimi storici: 71,84$. Se si pensa che con i rendimenti del decennale americano al 5% e con gli short sui treasury a lunga scadenza ai massimi dal 2007 da parte degli hedge fund, il TLT era arrivato a 82,42$, risulta evidente che la barriera è sufficientemente protettiva: si ha un buffer del 13% aggiuntivo rispetto ai minimi.

 

Il certificato si acquista oggi leggermente sopra la pari a 1029 euro, dato che il TLT è già a +3,55%. Di seguito vediamo l’analisi di scenario tratta da CedLab PRO.
Dall’analisi di scenario è chiaro che il certificato è adatto per chi ha una view rialzista sul TLT (in quanto si guadagna se il TLT sale). Dunque il certificato è adatto per chi crede che l’economia USA non sarà così resistente e che il taglio dei tassi sia sempre più vicino.

 

 

 di Francesca Fossatelli
www.freefinance.biz

 

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