Rendimento dell’11% annuo su blue chip italiane con Effetto Airbag

Francesca Fossatelli Francesca Fossatelli - 07/03/2024 20:02

Le banche italiane continuano a segnare nuovi massimi, con Intesa che segna YTD un +15% e Unicredit un +26%. Con il FTSE MIB a oltre 33.400 punti è doveroso domandarsi cosa fare con il proprio portafoglio di investimento: in un contesto in cui i mercati azionari sembrano voler continuare a salire potrebbe non essere saggio disinvestire ma se una correzione è dietro l’angolo bisogna iniziare a coprire il portafoglio.

Il bello dei certificati, quelli difensivi e resilienti, è che sono adatti a tutti i contesti di mercato: permettono di guadagnare in un contesto di rialzo dei mercati e di essere protetti in un contesto di ribasso. In questa fase inoltre permettono di ottenere rendimenti sensibilmente più alti rispetto alle obbligazioni.

Oggi analizziamo un certificato di recente emissione su Intesa, Unicredit, Banco BPM e Ferrari che possiamo considerare resiliente, ossia in grado di resistere alle eventuali pressioni al ribasso dei mercati.

Si tratta del XS2727217692, un Memory Cash Collect con effetto airbag di Barclays che paga un premio mensile di 0,92 euro (11,04% p.a.) con barriera premio al 50%.

La barriera di protezione del capitale è posta al 50% del livello di partenza dei sottostanti quindi il capitale è protetto fino ad un -50% delle azioni sottostanti. 

Nel peggiore degli scenari, se uno dei sottostanti dovesse scendere sotto barriera a scadenza, si attiva l’effetto airbag con strike al 50%: ad esempio a fronte di un -60% il certificato invece di restituire 40 euro mi pagherà 80 euro di valore nominale.
L’effetto airbag è un effetto particolarmente difensivo perché si attiva proprio nel peggiore degli scenari riducendo sensibilmente la perdita.

Oltre all’effetto airbag il certificato presenta anche un altro elemento molto difensivo, infatti la barriera autocall è fortemente discendente, dal 100% al 71%. La barriera autocall discendente rende più probabile il rimborso anticipato anche in caso di correzione dei sottostanti, andando a stabilizzare il prezzo del certificato e rendendo meno probabile un eventuale perdita entro scadenza.
L’autocall non è attiva da subito ma è attiva dal sesto mese (settembre 2024) quindi si ha un rimborso di minimo 105,52 euro.

Se non va in autocall prima, il certificato scade a marzo 2027 (scadenza a 3 anni).

Rendimento del XS2727217692 ai valori attuali

Al momento della scrittura, il certificato si acquista a 100,34 euro.

I sottostanti sono tutti intorno alla pari. 

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Considerando il prezzo attuale delle azioni sottostanti, il capitale è protetto fino ad un -49,77% di Banco BPM, -49,99% di Unicredit, -50,57% di Intesa e -50,39% di Ferrrari.
Ai valori attuali il certificato andrebbe in autocall a ottobre rimborsando in totale 106,44 euro per un rendimento del 6,08% in 7 mesi (10,42% annualizzato).

Nel caso di rialzo dei sottostanti, il certificato andrebbe in autocall già a settembre rimborsando in totale 105,52 euro (rimborso minimo) per un rendimento del 5,16% in poco meno di 6 mesi (10,32% annualizzato).

Se invece i sottostanti dovessero correggere di più del 29% e si dovesse arrivare a scadenza, il certificato rimborserà in totale 133,12 euro per un rendimento del 32,67% in circa 3 anni (10,89% annualizzato).

Nonostante si acquisti leggermente sopra la pari, il certificato rimane interessante perchè il livello di rendimento è elevato considerando il grado di protezione offerto dalla struttura.

Analisi dell’effetto Airbag

Andiamo quindi ad analizzare quanto è utile l’effetto airbag in caso di forte correzione dei sottostanti.

Nella tabella di seguito ho calcolato il valore di rimborso del certificato a fronte di una perdita del sottostante del 55%, 60%, 70%, 80%, 90%, sulla base del numero di premi ricevuti.

Se avessimo avuto un certificato senza effetto airbag e con barriera di protezione del capitale al 50%, in caso di perdita del 55% avremmo ricevuto 45 euro di rimborso, a fronte di un -60% avremmo ricevuto 40 euro, a fronte di un -70% avremmo ricevuto 30 euro, a fronte di un -80% avremmo ricevuto 20 euro e a fronte di un -90% solo 10 euro di rimborso. A tali valori vanno poi sommati tutti i premi ricevuti durante la vita del certificato.

Nella tabella ho evidenziato in verde quando il valore di rimborso è superiore a 100 euro, in giallo quando il valore di rimborso è compreso tra 80 e 100 euro, in rosso quando il rimborso è inferiore a 80 euro.

Come possiamo notare:

  • Fino al -50% non sono in violazione della barriera quindi ricevo da un minimo di 105,51 euro (se il certificato va in autocall alla prima data disponibile) fino ad un massimo di 133,12 euro (se il certificato non va in autocall e arriva a scadenza)
  • A fronte di -55%, la perdita è limitata anche se non avessi preso mai premi (perdita massima 10 euro, profit massimo 23,12 euro)
  • A fronte di un -60% la perdita massima è di 20 euro euro e inizio ad essere in gain se prendo almeno 22 premi
  • A fronte di un -70% la perdita massima è di 40 euro ma si riduce a pochi euro se prendo parecchi premi
  • A fronte di un -80% e -90% la perdita è invece consistente, anche se si ricevono i premi.

Chiaramente sembra difficile che gli scenari negativi della parte alta della tabella si realizzino: significherebbe avere una correzione dei sottostanti dal 55% al 90% in pochissimi mesi. Ipotizzando una correzione graduale dei sottostanti (che ci permette di prendere il flusso cedolare), si avrebbe un rendimento positivo anche nel caso si scivoli sotto barriera (in particolare entro il -67%).

In ogni caso le barriere basse (50%), il forte flusso cedolare (oltre l’11% annuo), l’effetto airbag a scadenza e la barriera autocall fortemente discendente mitigano il rischio di perdita del certificato e ne rendono più resiliente il prezzo.

A cura di Francesca Fossatelli

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