Calendario macro: i market mover della settimana

Rossana Prezioso Rossana Prezioso - 02/02/2025 16:07

Tanti i dati importanti presenti in agenda in questi giorni a cominciare dai dati PMI delle maggiori potenze mondiali distribuiti soprattutto ad inizio di settimana, passando per la disoccupazione statunitense di gennaio (venerdì) e finendo all’inflazione europea (dato preliminare) ed anche italiana di dicembre in agenda anch’essa lunedì. Da citare, giovedì, la riunione della Bank of England. 

Lunedì: giorno di PMI 

I dati del Purchasing Managers Index di gennaio caratterizzeranno tutta la giornata. I primi si conosceranno già in nottata (ora italiana) per via del fuso orario. Infatti i primi dati ad arrivare sul tavolo degli osservatori saranno quelli cinesi e giapponesi (manifatturiero). Da citare anche i numeri della disoccupazione spagnola (gennaio). Protagonisti saranno anche i risultati dell'inflazione di gennaio dell’Eurozona e dell’Italia. Dagli USA oltre al già citato del PMI manifatturiero anche le spese costruzioni di dicembre e l’ISM manifatturiero di gennaio. 

Martedì: solo USA

Solo USA in agenda con il dato sugli ordini all’industria di dicembre a rappresentare il solo dato macro di rilievo della giornata.

Mercoledì: lavoro USA e PMI Eurozona 

La mattinata vedrà come primo dato macro le vendite al dettaglio italiane di dicembre. A seguire sarà l’Europa con la panoramica sui PMI (composito e servizi) di gennaio uniti ai premi alla produzione di dicembre. Lunga la lista degli appuntamenti statunitensi molti dei quali particolarmente importanti. In primo piano i già citati PMI servizi e composito oltre ai dati sugli occupati ADP e l’ISM non manifatturiero, tutti riferiti a gennaio. Da sottolineare anche le richieste settimanali di mutui e le scorte di petrolio. 

Giovedì: uno sguardo alla Germania

La giornata si aprirà con l’economia tedesca e gli ordini all’industria di dicembre. Per l’Europa, invece, si guarderà alle vendite al dettaglio anch’essi di dicembre. In Gran Bretagna l'attesa è per la riunione della Bank of England. Dall’altra parte dell’oceano sono previsti nello specifico: challenger licenziamenti (gennaio), costo unitario del lavoro e produttività, entrambi del quarto trimestre mentre, tra i dati settimanali, sono da citare le richieste di sussidi di disoccupazione e stoccaggi gas. 

Venerdì: disoccupazione USA 

L’ultima giornata lavorativa vedrà un’agenda ampia con la produzione industriale e la bilancia commerciale tedesche di dicembre, il tutto anticipato dalle spese reali famiglie nipponiche. Interessante il panorama europeo con la bilancia commerciale e le partite correnti in Francia (entrambe di dicembre) e con la produzione industriale spagnola di dicembre. Ampia l’agenda statunitense con il settore lavoro sotto i riflettori. Infatti l’attenzione degli operatori sarà focalizzata soprattutto su tasso e variazione occupati di gennaio. A cornice sono da segnalare anche la fiducia consumatori dell’Università del Michigan e le vendite e scorte all’ingrosso, anch’essi di dicembre. 

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