Giornate ricche di dati macro quelle in arrivo nella settimana che si apre in queste ore. Focus sui dati delle singole potenze europee con i dati provvisori dell'inflazione tedesca e francese (venerdì) e i dati anch'essi provvisori, sul PILdell’Eurozona nel quarto trimestre, Italia compresa spalmati durante la settimana. Per chi segue l’economia tricolore, poi, sarà una settimana particolarmente importante con varie letture. Nello specifico il riferimento sarà ai prezzi alla produzione di dicembre (venerdì) al fatturato dell’industria di novembre e al tasso di disoccupazione di dicembre (giovedì) anticipati tutti dalla fiducia di imprese e consumatori a gennaio (mercoledì).
Lunedì: economia tedesca
Il Giappone apre le danze con il leading indicator di novembre mentre nel pomeriggio l’attesa è per il dato statunitense sulla vendita di case nuove a dicembre. Il dato clou, però, resta quello tedesco dell’indice IFO.
Martedì: primi dati europei
La mattinata vedrà dalla Francia il dato sulla fiducia consumatori e dalla Spagna con quello del tasso di disoccupazione del quarto trimestre. L’agenda a stelle e strisce prevede nell’ordine: ordini beni durevoli di dicembre, indice S&P Case-Shiller e indice FHFA prezzi case (entrambi di novembre) e, a chiudere, l’indice Fed Richmond di gennaio.
Mercoledì: occhio all’Italia
La terza giornata della settimana sarà aperta dal Gippone con la fiducia dei consumatori di dicembre. I fari, invece, saranno puntati sul Vecchio Continente. Per prima andrà in scena la Spagna con il PIL del quarto trimestre. A seguire sarà l’Italia con la fiducia di imprese e consumatori di gennaio la bilancia extra Ue di dicembre. Allargando il dato all’Eurozona è da segnalare il dato Me di dicembre. Tornando alle singole storie si guarderà alla Germania con l’indice GFK di febbraio Successivamente si farà un salto negli States con le richieste settimanali di mutui e le scorte di petrolio oltre al dato sulle scorte all’ingrosso di dicembre.
Giovedì: uno sguardo all’Europa
La maggior parte dei dati macro attesi arriverà dal Vecchio Continente. Ad aprire le danze sarà la Francia con i consumi familiari di dicembre e il PIL del quarto trimestre, dato che chiamerà in causa anche l’Italia (che nello stesso giorno vedrà la pubblicazione anche del tasso di disoccupazione di dicembre e il fatturato all’industria di novembre) e la Germania. Sarà quindi la volta della Spagna con i prezzi al consumo di gennaio. In scena anche la Gran Bretagna con i crediti al consumo e il dato M4, entrambi di dicembre. Protagonista della giornata, però, sarà l’Eurozona. Le attese riguarderanno nell’ordine: Pil del quarto trimestre, fiducia di consumatori, imprese ed economia (gennaio) e tasso di disoccupazione (dicembre). Lunga la lista dei dati macro che saranno pubblicati negli States. Washington, infatti, conoscerà, oltre al PIL del quarto trimestre, anche le vendite di case in corso a dicembre e i dati settimanali su stoccaggi gas e richieste di sussidi di disoccupazioni.
Venerdì: agenda impegnativa
L’ultima giornata lavorativa vedrà un’agenda particolarmente impegnativa. Il sipario si aprirà in estremo Oriente con il tasso di disoccupazione, le vendite al dettaglio e la produzione industriale, tutti riferiti a dicembre. Si andrà poi direttamente in Francia con i prezzi al consumo e alla produzione (entrambi di gennaio). La Spagna alzerà il velo sulle vendite al dettaglio di dicembre mentre Berlino sul tasso disoccupazione e sulla sua inflazione di gennaio. L’Italia non sarà esclusa e vedrà pubblicati i numeri riguardanti i prezzi alla produzione di dicembre. A chiudere la lunga carrellata sarà Washington con le spese e i redditi personali di dicembre e l’indice del costo del lavoro del quarto trimestre.