Calendario macro: i market mover della settimana

Rossana Prezioso Rossana Prezioso - 16/09/2024 08:03

La settimana scorsa gli analisti avevano concentrato l’attenzione sulla riunione della BCE e su alcuni dati macro particolarmente importanti. Questa settimana la storia non sarà molto diversa, con la differenza che invece della BCE, con una decisione ampiamente attesa, mercoledì ci sarà la Federal Reserve, che renderà nota una strategia ancora difficile da prevedere. Oltre alla banca centrale USA, però, giovedì ci sarà anche quella inglese e, venerdì, quella giapponese la cui politica monetaria è stata recentemente al centro di un altro, storico, cambio di passo. Per quanto riguarda i dati macro saranno giornate contrassegnate dalla pubblicazione, mercoledì, dei prezzi al consumo di agosto della Gran Bretagna, dell’eurozona ed anche dell’Italia, quest’ultima già in apertura di settimana. 

Lunedì: si parte con l’Italia

Primi dati di rilievo in apertura di settimana in arrivo dall’Italia. Si tratta dei prezzi al consumo di agosto e della bilancia commerciale globale di luglio. Per l’Eurozona, inoltre, è prevista la rilevazione dell’indice del costo del lavoro del secondo trimestre e la bilancia commerciale di luglio. A chiudere saranno gli USA con l’Empire State Index di settembre, ovvero l’indice, a cura della Fed, che delinea le condizioni del settore manifatturiero nello Stato di New York.

Martedì: Germania sotto i riflettori

La giornata si apre con la pubblicazione dell’indice servizi di luglio in Giappone. Il dato clou, però, sarà quello dell’indice zew tedesco a settembre, sulla fiducia delle imprese. Non sarà però il solo dato in agenda. Segnato in rosso sarà anche quello delle vendite al dettaglio, sempre di agosto e della produzione industriale di luglio. A cornice, infine anche le vendite e scorte all’industria di luglio e l’indice NAHB, focalizzato sul settore industriale, di settembre. 

Mercoledì: inflazione europea ma soprattutto Fed

Giornata di inflazione, nello specifico quella di agosto per Londra e tutta l’Eurozona. Ma i primi appuntamenti si avranno in terra nipponica con la bilancia commerciale di agosto e gli ordini macchinari core di luglio. Ci si sposterà quindi a Londra con i prezzi al consumo ed alla produzione di agosto e, come detto, in zona euro dove, oltre all’inflazione di agosto (e i prezzi al consumo ex tabacco) saranno rese note le fotografie sullo stato della produzione costruzioni di luglio. Chiuderà l’agenda Washington al centro dell’interesse con la riunione della Federal Reserve e i tanti dati macro dal settore immobiliare. In particolare: permessi edilizi e apertura cantieri di agosto e, tra i dati settimanali, le richieste mutui e le scorte di petrolio. 

Giovedì: BoE in agenda

L’agenda, apparentemente, sarà occupata per lo più da dati macro a stelle e strisce. Sono attesi, infatti i numeri delle vendite dei case esistenti e i leading indicator entrambi di agosto, le partite correnti del secondo trimestre e l’indice PhillyFed di settembre, utile per avere il polso della situazione sul settore manifatturiero nel distretto americano di Philadelphia. Ma a tenere banco sarà Londra con le decisioni di politica monetaria della Bank of England. 

Venerdì: Europa in scena

Giornata di chiusura che vedrà tra i protagonisti il Giappone con la pubblicazione dell’indice dei prezzi al consumo di agosto e, nella stessa giornata, la riunione della Banca centrale nipponica. Salto in Europa per conoscere, in mattinata, i prezzi alla produzione in Germania ad agosto, la fiducia delle imprese francesi a settembre e le vendite al dettagli in Gran Bretagna ad agosto. Appuntamento anche con Roma e la produzione costruzioni di luglio. A chiudere sarà l’Eurozona con la fiducia consumatori di settembre

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