Calendario macro: i market mover della settimana

Rossana Prezioso Rossana Prezioso - 21/01/2024 15:18

Tornano sotto i riflettori le banche centrali che, in questa settimana, vedranno due riunioni, ovvero quella della BCE e del Giappone rispettivamente previste tra giovedì e martedì. Ma tra i dati degni di nota anche gli indici preliminari PMI di gennaio (dato provvisorio) delle principali potenze mondiali (mercoledì), l’indice IFO tedesco di gennaio (giovedì) e quello GFK di febbraio (venerdì), oltre al dato provvisorio del PIL statunitense nel quarto trimestre, in agenda giovedì.

Lunedì: agenda leggera

Il primo dato della settimana arriverà dagli USA e riguarderà il mondo del lavoro che, con il leading indicator, ovvero un indicatore sintetico dell'attività economica aggregata, scatterà la fotografia di dicembre su produzione, occupazione ed altri elementi economici. 

Martedì: PMI tra USA ed UE 

La settimana continua in maniera sostanzialmente leggera per quanto riguarda i dati macro. Escludendo, infatti, la riunione già citata in apertura, della Bank of Japan, nell’agenda degli operatori restano tra gli appuntamenti, la fiducia dei consumatori europei e l’indice Fed di Richmond (entrambi di gennaio). Da specificare che l’indice Fed di Richmond tasta il polso dello stato di salute economica del quinto distretto manifatturiero della nazione fornendo anche informazioni sugli sviluppi per i prossimi sei mesi.

Mercoledì: PMI tra USA ed UE 

l terzo giorno della settimana riguarderà gli indici PMI di gennaio (dato provvisorio) di Giappone (manifatturiero), Eurozona e Stati Uniti (composito, servizi e manifatturiero). Ma il Giappone conoscerà anche lo stato della sua bilancia commerciale di dicembre. Per quanto riguarda gli Stati Uniti, invece, saranno pubblicati anche i dati settimanali su scorte di petrolio e richieste mutui.

Giovedì: occhio agli USA e alla BCE

Saranno le rilevazioni in arrivo dagli USA a caratterizzare la giornata di giovedì anche se l’apertura sarà interamente focalizzata sull’Eurozona e, su tutti, alla riunione della BCE. Oltre questa, ci saranno in agenda: la fiducia delle imprese di gennaio in Francia, i prezzi alla produzione di dicembre in Spagna e il già citato indice IFO tedesco. Si partirà poi con la carrellata a stelle e strisce e cioè con: le scorte all’ingrosso, gli ordini di beni durevoli, l’indice CFNAI e la vendita di case nuove (tutti su dicembre). Oltre al dato provvisorio del PIL quarto trimestre, poi, sarà la volta dei dati settimanali degli stoccaggi gas e delle richieste dei sussidi di disoccupazione. 

Venerdì: indice GFK tedesco

Il Giappone aprirà le danze con il leading indicator di novembre, seguito dall’indice GFK di febbraio in Germania, dalla fiducia dei consumatori francesi a gennaio e dal tasso di disoccupazione spagnolo del quarto trimestre. Per l’Europa sarà a volta del dato M3 sulla massa monetaria dell’Eurozona. Dagli USA, infine, si avranno in agenda, tutte riferite a dicembre, le spese e i redditi personali e le vendite di case in corso. 

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