Settimana particolarmente importante per via, oltre che dei numerosi dati macro, anche delle riunione, quasi contemporanee, di Federal Reserve e di Banca centrale europea. Ma, come detto, questi eventi saranno affiancati anche da altri, numerosi appuntamenti che vedranno la pubblicazione di vari dati macro determinanti proprio per le imminenti scelte delle banche centrali, uno su tutti, l’inflazione in Europa. Senza dimenticare i dati sul lavoro negli Stati Uniti. Settimana importante anche per l’Italia con il tasso di disoccupazione e, anche per lei, i numeri dell’inflazione.
Lunedì: giorno di PMI
Il primo giorno di maggio inaugurerà il mese con la pubblicazione dei dati di marzo cel PMI manifatturiero di Giappone e Stati Uniti. Ma Tokyo conoscerà anche il dato sulla fiducia dei consumatori mentre per Washington sarà anche giornata di spese costruzioni (entrambi saranno focalizzati sul mese di marzo). Importantissimo da segnalare per gli States anche l’ISM manifatturiero di aprile.
Martedì: inflazione in Europa
Il secondo giorno della settimana sarà inaugurato dalle vendite al dettaglio tedesche di marzo ma sarà contraddistinto dall’inflazione rilevata in aprile. Per la precisione dalla pubblicazione dei dati sui prezzi al consumo non solo in Europa ma anche in Italia. Quest’ultima, poi, sarà chiamata in causa anche per l’arrivo dei dati sui prezzi alla produzione (marzo) e sulla bilancia commerciale extra UE (marzo). Da parte sua, invece, il Vecchio Continente, o per meglio dire l’Eurozona, avrà anche possibilità di conoscere il suo PMI manifatturiero di aprile e il dato M3 di marzo. A chiudere saranno ancora gli Stati Uniti con gli ordini all’industria di marzo.
Mercoledì: si parte con l’Italia ma si guarda agli USA
L’Italia sarà quella che darà il via alle danze con la pubblicazione dei dati sul suo tasso di disoccupazione di marzo, dato che, in realtà, riguarderà l’intera Eurozona. Per il resto della giornata, in effetti, saranno gli Stati Uniti a tenere banco in quello che, di fatto, arà il giorno dela Fed. In particolare con i dati sugli occupati ADP (aprile), i PMI servizi e composito e l’ISM non manifatturiero (tutti su aprile). Tra i dati settimanali sono da citare le scorte di petrolio e le richieste mutui.
Giovedì: menu molto ricco
Giorno particolarmente denso di appuntamenti. Prima di tutto, quello in calendario che attira maggiormente l’attenzione, sarà la riunione della BCE. Ma la giornata si presenterà impegnativa già dall’inizio quando, in nottata (ora italiana) arriveranno dalla Cina i dati sul PMI manifatturiero Caixin di aprile. Ci si sposterà, poche ore dopo, in Europa con la bilancia commerciale tedesca (marzo), la disoccupazione spagnola (aprile) e, più in generale per l’Europa, con i prezzi alla produzione (marzo) e i PMI composito e servizi (aprile). Non mancheranno notizie anche dalla Gran Bretagna che, nell’attesa dell’incoronazione del nuovo re, avrà a che fare con i crediti al consumo di marzo e il dato M4, anch’esso di marzo. Lunga, come spesso accade, la lista dei dati macro in arrivo dagli USA, In primis il challenger licenziamenti di aprile seguito dalla bilancia commerciale di marzo e dal costo unitario del lavoro e da quello della produttività, entrambi del primo trimestre. Da citare i dati settimanali riguardanti le richieste dei sussidi di disoccupazione e gli stoccaggi gas.
Venerdì: giornata di singole storie europee
In una giornata contraddistinta dai dati macro di molte nazioni europee, il via lo darà la Cina con il dato di aprile sui PMI servizi Caixin. Solo dopo si passerà al Vecchio Continente con la Germania e i suoi ordini all’industria (marzo), la Francia e la Spagna in relazione all’occupazione del primo trimestre (Francia) e alla produzione industriale di marzo per entrambe. Ci sarà, quindi, il capitolo europeo con i dati sulle vendite al dettaglio di marzo che riguarderà anche l’Italia. Dagli USA, a chiudere, il tasso di disoccupazione e la variazione occupati, entrambi riguardanti il mese di aprile.
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