Un interessante certificato a cedola su ENI

Gabriele Bellelli Gabriele Bellelli - 06/07/2020 09:12

Uno dei prodotti finanziari più interessanti del momento in termini di rapporto di rischio – rendimento è indubbiamente il certificato “phoenix memory” emesso da Leonteq con sottostante il titolo ENI e con codice isin CH0528262709.

Partiamo dalla descrizione delle caratteristiche essenziali di questo certificato

-Questo certificato appartiene alla tipologia dei prodotti a “capitale condizionatamente protetto”

-L’obiettivo finanziario è quello di generare una “entrata periodica” per l’investitore

-Il nome commerciale è “phoenix memory”

-Il codice ISIN è CH0528262709

-L’emittente è Leonteq

-Il prezzo attuale del certificato è 990,55 euro per cui è leggermente inferiore rispetto al valore nominale di emissione di 1.000

-La scadenza naturale è prevista il 24/03/2022, salvo si verifichi l’opzione “autocall”

-Il prodotto è quotato sul mercato Sedex di Borsa Italiana, che è un mercato regolamentato e può essere negoziato (acquistato e venduto) in tempo reale in qualsiasi momento

-Il sottostante è Eni

-Lo Strike (prezzo del sottostante al momento dell’emissione) è posto a 8,375 euro

-La barriera è “discreta” (attiva solo a scadenza)

-La barriera è posta da 4,188 euro

-La quotazione attuale del sottostante (ENI) è 8,674 euro

-L’attuale distanza del sottostante dal livello della barriera ammonta al 51%

-La cedola ammonta allo 0,6670%

-La cedola gode dell’effetto memoria

-La frequenza di pagamento della cedola è mensile

-È prevista l’opzione “autocall” solo a partire dalla data di rilevazione di settembre 2020

-Le cedole e le eventuali plusvalenze (differenza positiva tra il prezzo di acquisto e quello di vendita o di rimborso) costituiscono “reddito diverso” per cui possono essere utilizzati per recuperare eventuali minusvalenze pregresse.

Passiamo adesso all’analisi della struttura del certificato

Se acquisti questo certificato, in occasione della prima data di rilevazione (24/07/2020), ti troverai di fronte a 2 scenari:

-il prezzo del sottostante (Eni) è uguale o superiore al valore della barriera (4,188 euro): in questo caso, riceverai la cedola dello 0,667% e, dal momento che in questa data di rilevazione non è attiva l’opzione autocall, si andrà alla successiva data di rilevazione.

-il prezzo del sottostante (Eni) è inferiore al valore della barriera (4,188 euro): in questo caso, non riceverai la cedola dello 0,667% ma, considerando che la cedola è ad effetto memoria, non è persa ma potrà essere recuperata in futuro qualora in una successiva data di rilevazione il prezzo del sottostante sarà nuovamente superiore al valore della barriera.

Lo stesso scenario si verificherà in occasione della di rilevazione del 24 agosto 2020.

A partire invece da settembre 2020 invece sarà attiva l’opzione autocall per cui, in occasione della data di rilevazione, ti troverai di fronte a 3 scenari:

-il prezzo del sottostante (Eni) è superiore al valore dello Strike (8,375 euro): in questo caso, si verifica l’opzione autocall per cui il certificato mantiene la protezione del capitale ma viene rimborsato in anticipo rispetto alla naturale data di scadenza.

Riceverai quindi il pagamento della cedola dello 0,667% e il rimborso del capitale a 1.000 euro.

-il prezzo del sottostante (Eni) è inferiore al valore dello Strike (8,375 euro) ma uguale o superiore al valore della barriera (4,188 euro): in questo caso, riceverai la cedola dello 0,667% e, dal momento che in questa data di rilevazione non si è verificata la condizione per l’opzione autocall, il certificato rimane in vita e si andrà alla successiva data di rilevazione.

Questo scenario rappresenta la condizione ideale per il risparmiatore che incassa la cedola e si vede mantenere in vita il certificato con la possibilità di incassare anche le successive cedole.

-il prezzo del sottostante (Eni) è inferiore al valore della barriera (4,188 euro): in questo caso, non riceverai la cedola dello 0,667% e si andrà alla data di rilevazione successiva.

Anche in questa occasione, considerando che la cedola è ad effetto memoria, non è persa ma potrà essere recuperata in futuro qualora in una successiva data di rilevazione il prezzo del sottostante sarà nuovamente superiore al valore della barriera.

 

Salvo richiamo anticipato (opzione autocall), questo stesso scenario si verificherà fino alla data di rilevazione del 24 marzo 2021.

Attenzione però ad un dettaglio: a partire dal 26 aprile 2021 e fino a scadenza, ti troverai sempre di fronte ai 3 scenari appena descritti, ma con l’unica differenza che diminuisce il livello di prezzo (trigger) a cui si verifica l’opzione autocall.

Entrando nel dettaglio infatti, dal 26 aprile 2021 fino al 24 settembre 2021, il livello di prezzo di Eni sopra il quale scatterà l’opzione autocall (e il certificato verrà rimborsato in anticipo rispetto alla naturale scadenza) sarà di 7,956 euro (rispetto al livello precedente di 8,375 euro).

Allo stesso modo invece, a partire dal 25 ottobre 2021 e fino a scadenza il livello di prezzo del sottostante sopra il quale scatta l’opzione autocall sarà 7,537 euro.

Qualora il certificato non venga mai rimborsato in anticipo rispetto alla naturale scadenza, a scadenza ti troverai di fronte a 2 scenari:

-il prezzo del sottostante (Eni) è uguale o superiore al valore della barriera (4,188 euro): in questo caso il certificato mantiene la protezione, rimborsa 1.000 euro e paga l’ultima cedola dello 0,667%.

-il prezzo del sottostante (Eni) è inferiore al valore della barriera (4,188 euro): in questo caso il certificato perde la protezione e il certificato rimborsa la performance negativa del sottostante.

Nel caso specifico, il prezzo di rimborso del certificato sarà calcolato attraverso la formula (prezzo finale / strike) * 100

Personalmente apprezzo questo certificato per numerosi aspetti positivi

-la barriera è discreta, ossia è rilevata ai fini della protezione del capitale solo alla scadenza naturale del certificato.

Questo significa che nel caso la barriera fosse violata nel corso della vita del certificato, la protezione a scadenza del certificato resta intatta.

-la barriera è profonda e, al mio punto di vista, può definirsi “prudente” dal momento che per verificarsi l’evento barriera il titolo Eni dovrebbe perdere il 51%.

-attualmente questo livello di barriera è il più profondo (prezzo più basso), e quindi il più conservativo, tra i certificati a capitale condizionatamente protetto con un solo sottostante.

-la cedola è ad effetto memoria per cui nel caso in cui in una data di rilevazione non sia pagata, la cedola non è persa ma può essere recuperata in occasione di una successiva data di rilevazione

-il certificato attualmente si acquista in area 990 euro per cui sotto al valore di emissione

-il rendimento cedolare (0,667*12) = 8% è assolutamente concorrenziale con il dividendo erogato dal titolo Eni

-in caso di opzione autocall a settembre 2020, il rendimento dell’investimento è ugualmente positivo e ammonterebbe al 5,38% lordo annualizzato.

 

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