Un dividend king in un settore senza futuro

Team  Myfinanceclub Team Myfinanceclub - 03/01/2023 09:26

Altria è una delle principali società nella produzione di sigarette. Essa opera in un mercato molto concentrato (in cui 6 player si spartiscono l’85% del mercato) e in cui Altria è leader assoluto negli USA. 

Il settore del tabacco si caratterizza per una costante decrescita dei volumi (tranne in Cina), frutto delle politiche anti-fumo dei principali Paesi Sviluppati. Il tutto compensato da un progressivo aumento dei prezzi unitari di vendita e dallo sviluppo delle sigarette elettroniche (mercato in forte sviluppo). Per quanto dunque il settore sia davanti ad un inesorabile declino, l’effetto prezzi unito alla moda delle e-cig fa sì che tale declino sia quasi impercettibile e rende gli investimenti nelle società di questa industria molto stabili e a prova di recessione.


È pur vero che Altria ultimamente ha messo in fila qualche buco nell’acqua, a partire dall’esoso acquisto da $13mld delle e-cig Juul Labs (investimento quasi interamente svalutato dopo essere stato travolto dallo scandalo sulle quantità di tabacco inalato che avrebbero causato l’incremento della dipendenza dei ragazzi da questo prodotto), cui poi è seguita l’interruzione dell’accordo di distribuzione delle e-cig IQOS (prodotte dalla società sorella e spin-off delle attività internazionali, Philip Morris International) in USA in cambio di $2,7mld. 

Con l’acquisto di Swedish Match da parte di Philip Morris, quest’ultima ORA rientrerà nel mercato USA: insomma Altria con lo spin-off si è creata un concorrente da sola. Infine l’acquisto di una partecipazione nella società di marijuana Cronos Group si è rivelato uno spreco di denaro, visto il successivo crollo delle quotazioni.

Di fatto questi fallimenti hanno deluso gli investitori e lasciato la società fuori dall’unica parte del mercato ancora in crescita (e-cig), cosa che alla fine ha determinato l’implosione del suo multiplo P/E a ca. 9x (da una media storica di 15x e contro una media di settore di 11x).

D’altro canto è pur vero che il mercato del tabacco è rappresentato da pochissimi player e nulla vieta a Altria di rientrare nel sotto-settore delle e-cig con un nuovo prodotto (come ha fatto British American Tobacco con la sua Vuse), guadagnando quota di mercato. Ma occorrerà necessariamente tempo e forse un nuovo cambio manageriale.

Nel frattempo però, le cattive notizie sembrano abbastanza prezzate per la società e gli azionisti possono godersi il suo 8,2% di dividend yield (ben coperto da ca. 10% di Free Cash Flow yield), mentre la società si attrezza per poter ripartire in maniera adeguata (cosa non scontata).

 

Articolo a cura di Team My Finance Club

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