Un certificato interessante su Eni e Stellantis

Gabriele Bellelli Gabriele Bellelli - 12/08/2022 10:05

Nei giorni scorsi mi è stato richiesto un certificato di investimento costruito sui titoli Eni e Stellantis che si caratterizzasse contemporaneamente per un buon grado di protezione e per un buon potenziale di rendimento.
 

Un prodotto che rispecchia queste caratteristiche è il certificato “cash collect” a capitale condizionatamente protetto con codice isin CH1201279945, emesso da Leonteq e costruito sui titoli Eni e Stellantis.
 

Gli aspetti positivi di questo certificato sono sintetizzabili nei seguenti punti:

-barriera discreta e profonda (posta al 40% del livello dello Strike)

-cedola mensile dello 0,75% (9% di potenziale reddito annuale) che gode dell’effetto memoria

-trigger decrescente per determinare l’autocall

-autocall attiva solo a partire dalla sesta data di rilevazione

 

Entrando nel dettaglio del prodotto:

-Il nome commerciale è Express certificate. Questo certificato, in quanto Express, appartiene alla categoria Acepi dei certificati a capitale condizionatamente protetto

-L’Emittente è Leonteq

-Il codice isin è CH1201279945

-Obiettivo finanziario: entrata periodica

-Tipologia: capitale condizionatamente protetto

 -La quotazione attuale del certificato è in area 996-1.006 e quindi quota intorno alla pari

-La scadenza naturale è prevista il 05/08/2024, salvo che si attivi l’opzione “autocall” che prevede il richiamo anticipato del certificato

-Il prodotto è quotato sul segmento Cert-X

-Il sottostante sono i titoli Eni e Stellantis

-Lo Strike è posto rispettivamente a 11,716 euro per Eni e a 13,922 euro per Stellantis

-La barriera discreta (attiva solo a scadenza) è posta rispettivamente a 4,6864 euro per Eni e a 5,5688 euro per Stellantis

-La struttura cedolare è quella classica di un cash collect con il pagamento di cedole periodiche

-L’importo della cedola ammonta allo 0,75%

-La frequenza di pagamento della cedola è mensile per cui il flusso cedolare potenziale annuo ammonta al 9%

-Tutte le cedole godono dell’effetto memoria

-È prevista l’opzione “autocall” a partire dalla sesta data di rilevazione (febbraio 2023) con trigger decrescente nel corso degli anni

-Le cedole e le eventuali plusvalenze di prezzo (differenza positiva tra il prezzo di acquisto e quello di vendita o di rimborso) costituiscono “reddito diverso” per cui possono essere utilizzati per recuperare eventuali minusvalenze pregresse.

 

Analisi della struttura del certificato

In occasione della prime cinque date di rilevazione (settembre, ottobre, novembre, dicembre e gennaio) non è attiva l’opzione autocall per cui potranno verificarsi 2 scenari:

-tutti i sottostanti quotano ad un livello uguale o superiore alla barriera: il certificato paga la cedola dello 0,75%, e grazie all’effetto memoria anche le cedole eventualmente non erogate in precedenza, e si va alla successiva data di rilevazione;

-almeno uno dei sottostanti quota ad un livello inferiore rispetto alla barriera: il certificato non paga la cedola, che gode dell’effetto memoria, e si va alla successiva data di rilevazione.

 

A partire dalla sesta data di rilevazione (gennaio 2023) e fino a scadenza si attiva l’opzione autocall per cui si potranno verificare 3 scenari:

-tutti i titoli sottostanti quotano ad un livello uguale o superiore allo Strike: in questo caso scatta l’opzione autocall per cui il certificato rimborsa in anticipo 1.000 euro, mantenendo la protezione del capitale e pagando la cedola dello 0,75% e grazie all’effetto memoria, potranno inoltre essere recuperati eventuali premi non pagati precedentemente; 

-almeno uno dei sottostanti quota ad un livello inferiore rispetto allo Strike ma tutti quotano ad un livello uguale o superiore alla barriera: in questo caso non scatta l’opzione autocall, il certificato paga la cedola dello 0,75% e grazie all’effetto memoria, potranno inoltre essere recuperati eventuali premi non pagati precedentemente, e si va alla data di rilevazione successiva;

-almeno uno dei sottostanti quota ad un livello inferiore rispetto alla barriera: in questo caso il certificato non paga la cedola, che però non è automaticamente persa in quanto gode dell’”effetto memoria”, e si va alla successiva data di rilevazione.



È opportuno sottolineare come il livello della Trigger per determinare l’autocall sia decrescente e quindi tenda a diminuire nel corso del tempo, rendendo più probabile il richiamo anticipato rispetto alla naturale scadenza del certificato: 95% a partire da febbraio 2023, 90% a partire da agosto 2023 e 85% a partire da marzo 2024.

 

Salvo richiamo anticipato (attivazione dell’opzione autocall), questi 3 scenari si verificheranno ad ogni data di rilevazione fino alla naturale scadenza nell’agosto 2024.

 

A scadenza si potranno verificare 2 scenari:

-tutti i sottostanti quotano ad un livello uguale o superiore alla barriera: in questo caso il certificato mantiene la protezione del capitale, rimborsa il valore nominale di 1.000 euro e la cedola dello 0,75%, oltre alle eventuali cedole precedentemente non erogate, grazie all’effetto memoria;

-almeno uno dei sottostanti quota ad un livello inferiore alla barriera: in questo caso il certificato perde la protezione e rimborsa la performance
negativa del titolo. Entrando nel dettaglio, il prezzo di rimborso sarà calcolato attraverso la formula (prezzo finale/Strike)*100.
 

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