Qualche settimana or sono, tra il serio ed il faceto, titolavamo che 39 euro per una Ferrari ci sembravano un prezzo interessante.
Rimandiamo a quell’articolo per le considerazioni di allora.
Ad oggi Ferrari sembra aver rotto gli indugi. Per i lettori dei nostri bollettini giornalieri su news e market mover alcune logiche di analisi fondamentali forse potranno venire in mente.
Noi qui però vorremmo appuntare l’attenzione dei lettori su un altro elemento.
Come si vede dal grafico qui sotto, l’accelerazione delle ultime sedute (peraltro non particolarmente positive per gli indici generali) ha portato e quotazioni non solo oltre i massimi della congestione ma anche proprio a ridosso dei minimi di collocamento.
Se trovasse la forza di proseguire il rialzo il prossimo livello rilevante sarebbe il massimodi collocamento. Come molti dei lettori sanno il break del massimo di collocamento è uno dei pattern più rilevanti dell’analisi tecnica.
Quindi in soldoni: al netto delle considerazioni generali sul mercato fatte anche dall’ottimo Barillaro, e premesso com’è ovvio che il futuro è ignoto, Ferrari è un titolo da tenere monitorato e se ci regalasse un uncino un chip ci starebbe tutto.
Ascanio Strinati per itConsilium
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