Trimestrale record ma reazione tiepida sul mercato. Leggiamo bene i dati e cerchiamo di capire come guadagnare anche se dovesse aver smesso di correre.
Profitti record nel primo trimestre per Tesla ma reazione tiepida nell’after hours americano, con le azioni che sono calate fino al 3,1%, segno che l’asticella delle aspettative si è notevolmente alzata dopo gli ultimi trimestri. Ma a ben guardare i numeri c’è anche un’altra chiave di lettura, che parte dall’assenza di un dato preciso sulla stima delle consegne per il 2021.
E’ vero che nel trimestre Tesla ha battuto le attese degli analisti con profitti record e un EPS di 0,93$ contro 0,80$ stimati ma le voci principali che hanno contribuito a tale risultato sono fondamentalmente tre: la vendita di Bitcoin, che ha generato 101 milioni $ di profitti, la cessione di crediti regolamentari ai competitors e i benefici fiscali, per un contributo di 25 centesimi ai profitti rettificati. Come ben riassunto da UBS in un commento ai dati, tutti i profitti di Tesla sono arrivati da altre voci e non dalla vendita di auto, nonostante la consegna di 184.800 veicoli nel primo trimestre – 4.000 in più del precedente trimestre -. Più nel dettaglio, il fatturato del 1Q è cresciuto del 74% a 10,39 mld $ , un dato prossimo alle stime degli analisti che prevedevano 10,41 miliardi. Le vendite di crediti regolamentari sono salite a 518$ milioni contro i 401$ dell’ultimo trimestre del 2020.
Qualche idea per trarre profitto anche da un consolidamento al ribasso
La reazione timida alla trimestrale invita a una riflessione sul prossimo futuro di Tesla. Dopo la corsa senza freni del 2020, l'ingresso nello S&P500 che ha normalizzato i flussi per l'ingresso massiccio dei fondi ed ETF a gestione passiva, la concorrenza agguerrita sul fronte EV, la carenza di chip e un dato sui profitti che appare in gran parte influenzato dalla vendita di crediti regolamentari che nei prossimi anni potrebbe ridursi significativamente, hanno fatto perdere a Tesla quell'appeal che per mesi ha scatenato gli acquisti a qualsiasi prezzo.
C'è chi a 700 dollari la ritiene fortemente sopravvalutata e chi, andando oltre i fondamentali, scommette che da questi prezzi difficilmente potrà scendere molto. Per provare ad essere della partita il modo migliore sembra essere per un investitore quello di guardare al segmento dei certificati, dove sono quotate decine di opportunità caratterizzate dai più svariati profili di rischio/rendimento: la volatilità di Tesla e l'altissima liquidità sulle opzioni permette infatti di costruire proprio sull'azienda di Musk le migliori strategie.
In questi giorni abbiamo già posto il nostro sguardo su alcuni certificati che prevedono la presenza di Tesla come componente di un basket di azioni. Il Memory Cash Collect di Vontobel DE000VQ6XKB0 permette di puntare implicitamente sull’andamento di Tesla e Coinbase, l’exchange di cryptovalute, e oggi a una quotazione di 97,60 euro in lettera prospetta un rendimento del 28,77% a scadenza dei 18 mesi con una barriera posta al 33% dai prezzi del worst of ( Coinbase a -10%).
Il Phoenix Memory Maxi Coupon di Citigroup XS1575032195 punta su un basket composto da compagnie auto attive nell’EV , ossia Volkswagen, Ford, Nio e per l’appunto Tesla: rendimento del 43,43% a scadenza dei 48 mesi e barriera a -47% dall’attuale worst of, che è Volkswagen a -6%. Prezzo di 997 euro , sotto la pari. Il certificato paga peraltro due maxi premi iniziali dell’11% a luglio e ottobre ed è utile per il recupero minus.
Ma per investire solo su Tesla oggi poniamo l’attenzione su un Memory Cash Collect che ha strike iniziale a 742,7$ e una barriera al 50%, ovvero a 371,235$, alla cui tenuta è legato il pagamento di cedole trimestrali del 3,50% - con memoria – e il rimborso dell’intero capitale alla scadenza di ottobre 2022. Sotto la pari, a 99 euro, il certificato prospetta dunque un rendimento del 22,47% a 18 mesi con barriera a poco meno del 50% dai prezzi di pre-market odierni.
Codice ISIN DE000VQ67CJ3 e soluzione che appare congeniale per trarre profitti del 14% annuo sia che Tesla salga, sia che consolidi o che scenda anche del 50%. Possibile rimborso anticipato a partire da ottobre , con i prezzi che quindi in caso di rialzo di Tesla potranno salire fino a 107 euro complessivi per la prima data di osservazione.
Articolo a cura di Pierpaolo Scandurra
Fonte: certificatiederivati.it
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