Tazzina rovesciata per il FTSE/MIB

Alessandro Aldrovandi Alessandro Aldrovandi - 30/09/2015 20:55

Dopo il crollo delle quotazioni avvenuto alla fine di agosto, con una giornata da panic selling che ha trascinato il FTSE/MIB addirittura fino al minimo di 20.135, i prezzi hanno reagito con un certo vigore riportandosi velocemente verso la resistenza dei 22.500 punti, per poi stabilizzarsi alcune settimane in un canale laterale compreso tra i livelli 21.500 e 22.500. La recente decisione della FED di non aumentare i tassi di interesse, in altri contesti avrebbe generato sicuramente un ulteriore rialzo delle quotazioni e, invece, questa volta è successo il contrario, con un nuovo movimento discendente che ha interessato tutte le principali Borse azionarie e, in particolare, l'indice italiano che toccato il supporto in area 20.500. Il motivo è da ricercarsi nel fatto che per la prima volta nella sua storia, la Fed ha parlato come fosse una banca centrale “mondiale”: non si è limitata a commentare l’economia domestica, ma ha rivolto lo sguardo all’economia globale, non certo brillante, valutando attentamente le conseguenze che la propria politica monetaria avrebbe potuto avere sul mondo intero e, da questo punto di vista, la presidente Janet Yellen si è mostrata preoccupata. E poiché gli analisti delle più grandi banche d’affari seguono da tempo le situazioni macroeconomiche più critiche (Grecia, Cina, Asia, Giappone, America Latina), è sorto il dubbio che la Fed sapesse qualcosa in più, ovviamente in negativo. Da qui, probabilmente, la scelta di diminuire la componente più rischiosa dei portafogli e vendere azionario.

Nelle ultime sedute si è assistito ad un ennesimo tentativo di rimbalzo, con chiusura sopra i 21.200 punti, ma soprattutto grazie ad uno strappo rialzista che ha generato un gap up, che prima o poi dovrà essere chiuso ritornando sul livello 20.880. Nonostante il doppio minimo presente a 20.500, l'analisi daily sul FTSE/MIB non indica ancora positività fino a quando non verrà superata al rialzo la resistenza a 21.500. Per i più pessimisti, inoltre, è facile osservare sul grafico l'ipotesi di una configurazione ribassista, simpaticamente denominata "tazzina rovesciata", ma sempre abbastanza efficace: alla violazione di 20.500, il target diventa l'area intorno ai 20.000 punti.

GRAFICO DAILY DEL FUTURE FTSE/MIB

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