Il future sul Dax era ritornato in prossimità dei livelli pre-covid19 realizzando un massimo relativo a 13.461, ma poi ha iniziato a flettere generando qualche segnale di rischiosità.
In primis osserviamo, sul grafico weekly, un doppio massimo discendente che si è sviluppato tra la fine di agosto e l’inizio di questo mese seguito da ben 3 candele ribassiste; anche se la terza non è definitiva e in via di completamento. La conformazione grafica delle ultime settimane, messe in evidenza dal cerchio giallo, ricorda un massimo arrotondato…
Emerge anche un doppio massimo ribassista di breve periodo tra il pico di febbraio e quello sopra evidenziato da fine agosto e, come se non bastasse, il future sta per interessare il supporto di 12.000 testato in varie riprese dal 2017, e nel 2015.
Infine, le bande di Bollinger a 10 settimane tendono ad aprirsi sottolineando un aumento della volatilità.
La situazione puramente tecnica è dunque a rischio di peggioramento e ci sono molto segnali che vanno in quel senso.
Propongo la seguente strategia operativa per il future.
Short sotto 12.000 con obiettivi 11.092 (gap down dell’8 marzo) e l’importante 10.000, poi 9.400 e 8.800/500.
Long sopra 13.300 con obiettivi 13.850 e 14.250, poi 14.950/15.200.
Qualche operazione di scalping tra 12.000 e 13.300, ma niente di più.
A disposizione,
Articolo a cura di Giovanni Maiani
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