Riprendiamo da dove ci eravamo lasciati: “[…] Siamo però ancora sotto alla trendline ribassista e quindi lo scenario di medio periodo rimane immutato per ora. Il fondo Atlante ha dato una bella boccata di ossigeno alle nostre banche. Io però inizierei a fare attenzione a stare long… Salvo che sul weekly non vengano abbattute le resistenze”. Ecco ora le resistenze iniziano a scricchiolare. Una rottura weekly della trendline ribassista c’è stata, debole ma c’è. Io rimango scettico si possa salire sopra i massimi a 19000 punti ma i segnali tecnici dicono che alla peggio si rimarrà laterali nelle prossime settimane. Ftsemib
FTSEMIB: Il mercato italiano ce la fa ad andare oltre le mie aspetattive, sbava anche la trendlin ribassista e quindi il giudizio passa a NEUTRAL. Sarà molto interessante vedere se questa settimana proseguirà la forza allontanandoci sempre più dai minimi annuali e da uno scenario ribassista come nel 2008 (nuovi minimi) o se rientreremo sotto ai 18000 punti. Io in queste settimane ho pochissime posizioni overnight privilegiando una operatività di breve.
Dax
DAX30: Sul Dax avevamo un giudizio NEUTRAL da alcune settimane. Ora i segnali tecnici di forza impongono di passare a BULLISH. Questo significa che diventa preferibile impostare una operatività long. Sul daily siamo già long sul future da alcuni giorni, come sanno i clienti del report giornaliero. Ora ci vorrebbe un consolidamento sopra 10200 per scongiurar un ritorno dell’orso.
S&P500
S&P500: Siamo sempre dentro un gran bel lateralone. Sorprende comunque il mercato americano perché dopo aver rotto i minimi è salito verso i massimi assoluti mostrando più forza di quanto ci si aspettasse, ma l’interruzione della dinamica rialzista dei tassi, l’avvicinamento alle elezioni sono elementi che hanno avuto il loro peso. In ogni caso, anche se sul daily siamo long di Nasdaq sul weekly rimaniamo NEUTRAL.
BTP e BUND: Dalla settimana scorsa: “entrambi danno segnali di affaticamento, su orizzonte settimanale ci portiamo a NEUTRAL”. Questa settimana potremmo assistere a un rimbalzo ma il giudizio rimarrebbe votato alla prudenza.
CRUDE OIL: Il vertice di Doha è fallito, le scorte di petrolio sono ai massimi negli USA ma il prezzo, dopo un inizio al ribasso lunedì, ha rotto la resistenza a 42 dollari. Tecnicamente si potrebbero aprire spazi di rialzo fino a 50 dollari. Penso che siano verosimili alcuni giudizi che vedono il petrolio rimanere nei prossimi anni in trading range sotto la soglia dei 60 dollari (resistenza tostissima), ma sappiamo che più di una volta il petrolio ha colto tutti in contropiede…
EURO DOLLARO: possiamo incollare dagli ultimi report: “giudizio invariato a NEUTRAL, le resistenze si fanno sentire”.
GOLD: L’oro consolida sopra 1200 dollari. Finché reggerà il supporto evidenziato sul grafico il giudizio rimarrà BULLISH.
Grafici: Visualtrader, Marketwatch Fida
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