Proteggersi dai rischi dell'investire in obbligazioni !

Gabriele Bellelli Gabriele Bellelli - 07/10/2015 16:06

Dopo aver illustrato nel precedente articolo “i vantaggi dell’investire in obbligazioni”, oggi ho deciso di trattare l’altra faccia della medaglia, ossia il tema dei “rischi” che può comportare investire in obbligazioni.

Si tratta indubbiamente di un tema cruciale che ogni investitore dovrebbe conoscere e che avremo modo di approfondire in modo dettagliato durante il mio prossimo corso di formazione "investire con le obbligazioni".

 

 

A prima vista, le obbligazioni potrebbero sembrare un investimento privo di rischi ma in realtà si tratta di una illusione ottica.

Dal momento che, sui mercati finanziari non c’è rendimento senza rischio (in altre parole, potremmo dire che non ci sono pasti gratis), come ogni prodotto finanziario, anche le obbligazioni presentano dei pericoli che occorre conoscere per investire informati e in tutta sicurezza.

 

Nel leggere l’articolo, non lasciatevi trarre in inganno dal numero elevato di potenziali rischi perché in realtà sono tutti (tranne uno) completamente eliminabili !

 

Entrando subito nel vivo dell'articolo, il principale rischio, a cui corre immediatamente la nostra mente prima di acquistare un’obbligazione,  è quello di default, ossia l’insolvenza dell’emittente.

Si tratta dell’unico rischio non completamente eliminabile ma è indubbiamente limitabile e gestibile attraverso la diversificazione di portafoglio che consiste nell’applicare sui mercati finanziari il vecchio suggerimento della nonna di “non mettere tutte le uova nello stesso paniere”.

Nell’immaginario collettivo il rischio default fa paura perché in questi anni i mezzi di comunicazione ci hanno bombardato con i casi Parmalat, Argentina o Lehman brothers.

In realtà la percentuale globale delle insolvenze è decisamente contenuta ed oscilla intorno al 2-3%, come dimostrano numerosi studi delle agenzie di rating.

Inoltre attraverso una corretta informazione, analizzando rating, cds e curva dei rendimenti è possibile avere il polso della situazione e valutare la solidità dell’emittente nel corso del tempo onde evitare sgradite sorprese.

 

Un altro rischio è quello relativo al cambio valutario a cui andiamo incontro quando acquistiamo obbligazioni denominate in altre valute diverse rispetto all’Euro che è la nostra valuta di riferimento.

Se acquistiamo una obbligazione in dollari Usa ed il dollaro scende nei confronti dell’Euro, il nostro investimento perderà di valore e andremo incontro ad una minusvalenza, se il rendimento dell’obbligazione non avrà nel mentre coperto la differenza tra le due valute.

Al contrario invece, se il dollaro Usa sale e si rivaluta nei confronti dell’Euro, otterremo un rendimento aggiuntivo rispetto a quello base offerto dall’ obbligazione.

Dal punto di vista operativo, il cambio valutario è considerato un rischio ma per fortuna è completamente eliminabile dal momento che è possibile effettuare operazioni di copertura cambio per anestetizzare il pericolo e sfruttare, di conseguenza, solo il lato positivo dell’operazione.

Inoltre il cambio valutario da rischio può trasformarci in opportunità quando si individua una valuta con una impostazione crescente ( che si rafforza ) nei confronti dell’Euro.

In questo modo è possibile speculare sulla differenza tra euro e valuta straniera, godendo del paracadute offerto dall’obbligazione.

I più intraprendenti avranno sicuramente già capito che, in quest’ottica, le obbligazioni sono un’ottima alternativa a basso rischio rispetto al forex !

 

Un rischio praticamente sconosciuto agli investitori è quello chiamato “reinvestimento delle cedole” che consiste nel reinvestire le cedole incassate ad un tasso inferiore rispetto al rendimento iniziale offerto dall’obbligazione.

Questo rischio si concretizza in uno scenario di tassi di interesse in diminuzione oppure nel caso in cui le cedole non vengano reinvestite ( ad esempio perché vengono utilizzate per far fronte alle spese della quotidianità ).

In realtà si tratta di un rischio che è completamente eliminabile acquistando obbligazioni zero coupon oppure, che può essere limitato, privilegiando obbligazioni con una bassa cedola.

 

Molto importante da conoscere ,e da saper valutare, è anche il rischio liquidità che coinvolge i titoli poco scambiati.

In ambito finanziario la “liquidità” rappresenta la facilità con cui è possibile scambiare, e quindi acquistare o vendere in qualsiasi momento, una determinata obbligazione.

Quando un’obbligazione è molto scambiata, l’incontro  tra domanda e offerta è agevole e l’obbligazione è definita "liquida".

Al contrario, quando un’obbligazione è poco scambiata e l’incontro tra domanda e offerta è farraginoso, il bond è definito "illiquido".

Non tutte le obbligazioni sono scambiato nello stesso controvalore ed è saggio orientarsi verso bond liquidi e ben scambiati dal momento che, qualora sia necessario rivendere l'obbligazione prima della naturale scadenza, sul mercato ci sarà sempre qualche operatore disponibile ad acquistare.

Al contrario invece, se un’obbligazione è illiquida, in caso di vendita anticipata rispetto alla naturale scadenza, sul mercato potremmo non trovare acquirenti oppure potremmo essere costretti ad accettare un prezzo particolarmente basso e quindi a svendere il nostro bond.

Dovete però sapere che, in merito al rischio liquidità, ci sono due note positive !

La prima notizia positiva è che si tratta di un rischio completamente eliminabile portando le obbligazioni a scadenza, dal momento che questo rischio si configura solo in caso di vendita anticipata rispetto alla naturale scadenza del bond.

Se quindi acquistiamo solo obbligazioni in linea con la nostra ottica temporale, eliminiamo completamente questo rischio !

La seconda notizia positiva è che la scarsa liquidità da rischio può diventare un’opportunità !

Le obbligazioni poco liquide infatti non vengono trattate dai grandi investitori ( ad esempio dai gestori di fondi ) perché poco scambiate e, di conseguenza, diventano un “terreno di caccia esclusivo”  per i piccoli investitori organizzati, ossia che conoscono le obbligazioni e sanno effettuare correttamente i conteggi di rendimento.

Ça va sans dire che si tratta indubbiamente di un grande vantaggio competitivo che hanno i piccoli investitori organizzati e che tratteremo in modo approfondito durante il corso.

 

Un altro aspetto fondamentale da conoscere, prima di avventurarsi nel mercato obbligazione, consiste nel rischio tassi di interesse che incide sulle dinamiche del prezzo di una obbligazione.

Occorre infatti rilevare come ci sia un collegamento diretta tra l’andamento dei tassi e la tendenza del prezzo delle obbligazioni.

Entrando nel dettaglio, quando i tassi aumentano, contemporaneamente di conseguenza discendono i prezzi delle obbligazioni.

Al contrario invece, quando i tassi scendono, di conseguenza aumenta il prezzo delle obbligazioni,

Questa variazione del prezzo di una obbligazione in seguito alla variazione dei tassi di interesse è chiamata “rischio prezzo” o “rischio tassi di interesse”.

In realtà non tutte le tipologie di obbligazioni si comportano allo stesso modo di fronte alla variazione dei tassi di interesse ma questo è un aspetto troppo lungo da descrivere in un articolo e verrà trattato in modo specifico durante il corso.

Quello che in questa sede mi preme sottolineare è che, dal punto di vista operativo, conoscere il collegamento tra tassi e prezzo di una obbligazione è di fondamentale importanza dal momento che, in base alla previsione dell’andamento dei tassi di interesse, sarà necessario orientare il portafoglio, selezionando oppure scartando determinate strutture cedolari.

Ad esempio, in un contesto di tassi in aumento, sarà saggio inserire in portafoglio obbligazioni a tasso variabile e limitare la quota a tasso fisso oppure concentrarsi solo su quelle con scadenza breve.

Allo stesso tempo,  in un contesto di tassi in diminuzione sarà opportuno acquistare obbligazioni a tasso fisso oppure zero coupon, possibilmente con scadenza lunga per beneficiare maggiormente dell’apprezzamento delle quotazioni.

Infine in un contesto, come quello attuale, in cui i tassi saranno ancora bassi nel breve ma potenzialmente in rialzo nel medio periodo, è opportuno iniziare a selezionare bond della tipologia “fix floater” che è una particolare forma di obbligazione che prevede nei primi anni di vita il pagamento di una cedola a tasso fisso ed a partire dagli anni successivi il pagamento di una cedola a tasso variabile.

E’ importante sottolineare inoltre, come il rischio prezzo sia completamente eliminabile portando l’obbligazione a scadenza !

Il rischio prezzo infatti si configura solo in caso di vendita anticipata, ossia prima della naturale scadenza dell’obbligazione.

 

L’ultimo rischio a cui occorre prestare attenzione è l’inflazione che è un nemico subdolo perché è fumoso e di difficile conteggio ma è quello che, nel corso degli anni, ha danneggiato maggiormente le tasche dei risparmiatori italiani.

Per fortuna è possibile proteggersi ed eliminare completamente questo rischio inserendo in portafoglio, soprattutto se si ha un approccio di medio-lungo periodo, obbligazioni a rendimento “reale certo” ossia indicizzate all’inflazione come i Btp€i, il Btp Italia oppure altri titoli di stato stranieri ( Oati, Oatei, Bundei oppure Tips ). 

 

Approfondiremo tutti questi argomenti durante il corso online "Investire in obbligazioni" che inizierà la prossima settimana.

Il corso è composto da 8 lezioni che si svolgeranno online e in diretta ma con la caratteristica che ogni lezione verrà anche registrata in modo tale che i partecipanti possano rivederla a piacimento.

Il corso è rivolto a tutti coloro che vogliono imparare a gestire e far fruttare personalmente i propri risparmi, senza affidarsi ai consigli (non sempre sinceri e disinteressati) di banche e promotori finanziari.
Le obbligazioni infatti sono uno strumento idoneo sia per il buon padre di famiglia che vuole far fruttare i propri risparmi sia per l’investitore esperto che punta a massimizzare i guadagni.

Il corso ha un taglio pratico ed operativo ed ogni concetto sarà immediatamente replicabile al 100% da ogni frequentante.

Per frequentare il corso non sono necessarie conoscenze pregresse perchè sarete guidati passo a passo in un percorso completo dalla A alla Z.

 

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Buon trading

Gabriele

 

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