Il petrolio ritorna a scendere. Nelle ultime giornate, infatti, è stato evidente il deflusso delle quotazioni. Dai 40 dollari al barile si sono persi 5 dollari. A ricordarlo è anche Carlo Vallotto, esperto di materie prime e metalli preziosi. Stando alle analisi dei grafici, continua Vallotto, si nota come tecnicamente è stato chiuso il gap visto in precedenza. Scorte superiori alle attese ed una domanda leggermente inferiore alle previsioni, soprattutto nelle ultime settimane con la riapertura dopo il lockdown, hanno fatto il resto. Ma questo non ha spaventato gli operatori. Non si sono visti certo i livelli registrati quando qualche mese fa il petrolio a stelle e strisce è crollato addirittura in territorio negativo, tuttavia è innegabile che la discesa possa essere influenzata anche dall'andamento del mercato azionario. Come sappiamo, infatti, tra le variabili che impattano, seppur relativamente, sulle quotazioni, non sono da dimenticare le performance del mercato finanziario. Altra storia, invece, per l'oro che potrebbe, in un'ottica ottimista, raggiungere vette anche più alte delle attuali, ferme a 1.750 dollari per oncia..
Intervista a cura di Rossana Prezioso
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