Il quadro generale dei mercati azionari rimane positivo anche se non omogeneo.
Le diverse piazze finanziarie infatti presentano evidenti differenze sia a livello di tendenza dei prezzi che di forza relativa.
Nonostante queste differenze però il tono di fondo complessivo resta positivo.
Entrando nel dettaglio degli indici mondiali...
S&P 500: l’impostazione di fondo del mercato americano resta positiva.
Dal punto di vista grafico i minimi restano crescenti e sono tornati nuovamente crescenti anche i massimi, dal momento che l’indice S&P500 ha trovato nei giorni scorsi la forza per battere nuovi massimi storici.
Dal punto di vista grafico quindi abbiamo una situazione di rialzo di breve e di medio periodo.
La nota stonata, che è necessario sottolineare, è che la “forza relativa” di questo mercato è ribassista nei confronti dei listini europei, sia del Dax che nei confronti del nostro Ftse Mib.
IN parole semplici, Wall street è ancora un mercato impostato al rialzo ma non è più così brillante come lo abbiamo conosciuto negli ultimi anni.
Il passaggio di consegne con l’Europa, che ho più volte sottolineato negli ultimi mesi, è ormai quindi un dato di fatto conclamato…
Dax: è l’indice mondiale più in forma del momento sia a livello di tendenza grafica che di forza relativa.
Dal punto di vista grafico presenta minimi e massimi crescenti ed ogni giorno registra nuovi massimi storici...ad un mercato azionario non si può chiedere di meglio !
Per quanto riguarda la forza relativa è crescente, soprattutto nei confronti del mercato americano a cui sta facendo mangiare la polvere…
Ftse Mib: impostazione di breve e di medio al rialzo anche per il nostro indice che ultimamente si sta togliendo anche la soddisfazione di mostrare una “forza relativa” crescente sia nei confronti del S&P500 che del Dax.
Come se non bastasse, una ulteriore dimostrazione di forza del nostro indice sono i numerosi “gap up” aperti in direzione della tendenza in atto…
Attenzione però ad un dettaglio non secondario: tutti gli indici appena descritti nel breve periodo sono parecchio tirati per cui aspetterei una fase di correzione e la successiva ripartenza rialzista prima di entrare in acquisto oppure di incrementare le posizioni.
Entrare adesso lì sui massimi, in stile fantozzi "alla bersagliera", mi sembra inutilmente pericoloso.
Dal punto di vista operativo è indubbiamente più saggio aspettare una correzione per entrare sul mercato.
In quest’ottica ribadisco che, dal mio punto di vista, ogni correzione è da intendere in questo momento come un’occasione di acquisto sul mercato.
In gergo tecnico si direbbe una “buy opportunity”…
Tra i titoli del paniere Ftse Mib, farei attenzione a:
A2a: nei giorni scorsi ha rotto al rialzo, con volumi elevati, una lunga fase laterale di congestione.
Graficamente l'impostazione dei prezzi è quindi nuovamente al rialzo.
Dal punto di vista operativo aspetterei l'esaurirsi dell'attuale pull back per entrare in acquisto sul titolo.
Atlantia: le quotazioni sono tornate a contatto dei massimi storici.
Se il titolo disegnasse una fase laterale di congestione e poi ripartisse al rialzo, farebbe scattare il segnale di ingresso.
Tod's: congestione stretta sui massimi di periodo.
Attenzione alla resistenza dal momento che l'eventuale rottura rialzista darebbe il via ad un nuovo allungo rialzista.
Tra le small caps invece seguire:
Italcementi: pull back in azione dopo l'allungo rialzista.
Appena riparte verso l'alto con volumi in aumento, scatta un nuovo segnale di ingresso.
Mutui online: dopo l'allungo rialzista con volumi in forte aumento, è tempo di caccia agli stop loss e di un pò di volatilità.
Appena riparte verso l'alto con volumi in aumento è da mettere in portafoglio.
Per gli amanti delle inversioni di tendenza invece segnalo:
Aedes: dopo l'allungo rialzista, le quotazioni stanno disegnando una nuova fase laterale.
Se strappa al rialzo, si potrebbe entrare in ottica di breve periodo.
Banca Profilo: dopo il primo impulso rialzista a tentare l'inversione, le quotazioni stanno correggendo.
Se riparte al rialzo e sul secondo impulso spazza via il massimo di 0,423 euro, scatta il segnale di inversione e quindi di ingresso.
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Gabriele Bellelli
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