Continua la fase ribassista sui mercati azionari e, purtroppo, l'Italia resta il fanalino di coda.
L'indice Ftse Mib italiano è quello peggiore dal punto di vista sia dell'impostazione grafica che della forza relativa.
Ad un attento osservatore infatti non sarà sfuggito che il Ftse Mib è l'unico indice, tra i principali a livello mondiale, ad avere rotto al ribasso un importante livello di supporto, come illustrato nel grafico sottostante.
La mia impressione è che un rimbalzo da ipervenduto sia ormai imminente ma sarà da sfruttare per alleggerire le posizioni in essere oppure per aprire posizioni ribassiste.
Dal punto di vista operativo infatti temo che la debolezza dei mercati non sia ancora terminata e che il minimo sarà toccato solo nel momento in cui si assisterà ad un "sell off" con il panico che pervade i risparmiatori che, spaventati, correranno a svendere i titoli.
Nonostante il violento ribasso in atto infatti in questo momento non vedo investitori in preda al panico, ma solo risparmiatori pietrificati ed immobili in attesa di Draghi.
In caso di rimbalzo, i titoli in pole position per rimbalzare sono quelli che hanno perso più terreno, come i bancari, e quelli in forte ipervenduto ed in eccesso sulle bande di Bollinger, come ad esempio Finmeccanica.
L'attuale debolezza è testimoniata anche da un aumento del valore dello spread Btp - Bund che rompe i massimi mensili.
Al momento il valore dello Spread e l'andamento dei titoli di stato restano contenuti e sotto controllo ma è saggio monitorarli perchè possono costituire un fenomeno di ulteriore destabilizzazione e debolezza per il listino italiano.
Avremo modo di approfondire tutti questi temi, entrando nel dettaglio delle strategie operative, in occasione della video conferenza gratuita di lunedì 8 febbraio intitolata "dove investire nel 2016", durante la quale analizzerò nel dettaglio (facendo nomi e cognomi) tutte le asset class: liquidità e conti deposito, obbligazioni, azioni, materie prime (oro, argento e petrolio), senza tralasciare specifici approfondimenti su ETF, ETC e certificati.
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In tema di mercati finanziari, segnalo che la settimana entrante sarà densa di appuntamenti importanti, in particolare l'uscita delle trimestrali delle società italiane, il discorso della Yellen a Camera e Senato americano, oltre ai dati del Pil e della produzione industriale europei e delle principali nazioni.
A piazza Affari i fari degli operatori saranno sicuramente puntati sul settore delle banche dove sono attesi i dati di Unicredit, Credem, banca popolare di Milano, Fineco, banco Popolare, Ubi banca, Mediobanca, Bper, Unipol, Carige, banca Generali, Creval, banca Profilo, banca Finnat e banco di Sardegna.
Ti consiglio di consultare l'elenco di tutti gli appuntamenti finanziari della settimana, cliccando su questo link.
Tornando in tema di analisi grafica, l'indice americano S&P 500, pur non brillando, rimane il "meno peggio" dal punto di vista grafico e presenta la migliore forza relativa.
Dal punto di vista grafico infatti le quotazioni non hanno ancora rotto al ribasso il supporto del minimo relativo precedente, che coincide con i minimi sui grafici settimanali e mensili, ed ha una forte valenza operativa.
Al momento reggono anche i minimi sull'indice Eurostoxx che rappresenta il paniere con le maggiori società europee.
Dal punto di vista operativo, è da segnalare come continuino a rinforzarsi, ed a disegnare configurazioni potenzialmente di inversione, oro e argento.
L'oro ha rotto al rialzo la media mobile a 200 periodi e si è portato su importanti livelli di resistenza sia su base giornaliera che settimanale.
Al momento è prematuro parlare di inversione di tendenza, dal momento che l'oro negli ultimi anni ha generato alcuni falsi segnali, ma indubbiamente è un asset da marcare ad uomo.
Da seguire con attenzione anche l'argento che presenta caratteristiche grafiche simili a quelle dell'oro.
Durante la video conferenza di questa sera parleremo dei livelli operativi dell'oro e dell'argento, ma soprattutto degli strumenti da utilizzare per sfruttare gli eventuali segnali rialzisti.
Dal punto di vista operativo infatti la scelta non è così semplice come potrebbe sembrare a prima vista, dal momento che può spaziare dai lingotti, passando per gli ETC "fisici" e giungendo alle azioni aurifere, che in questi giorni sembra che stiano scaldando i motori.
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Gabriele
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