I pericoli più insidiosi per il trader in ambito mentale sono i sistemi di credenza che non mettiamo in discussione, che diamo per scontati e non pensiamo neppure di poter cambiare. Le nostre credenze inconsce.
Molte delle cose che crediamo, che non mettiamo in discussione, non sono proprio “nostre”, ma ci siamo nati in mezzo, le abbiamo incamerate nel nostri neuroni, e le abbiamo accettate perché lì per lì non potevamo fare altro.
Biologia, circostanze, processo di adattamento, crescita, forze di attaccamento affettivo creano la nostra mappa percettiva, cioè il nostro modo di vedere il mondo in modo automatico, che è composto da credenze, percezioni e conversazioni mentali.
Queste cose tutte assieme determinano il nostro modo di fare trading.
Questi elementi vanno portati in superficie, alla nostra consapevolezza, esaminati e riorganizzati. Questo è un processo in tre stadi:
- Gestire le emozioni: come usare il corpo e la mente per affrontare la paura, e quindi acquisire la capacità di gestire paura, avidità, impulsività, così che non prendano il controllo del tuo trading
- Un nuovo modo di pensare: impara a vedere il tuo dialogo interiore, i tuoi pensieri, in modo diverso. Diventa l’osservatore della tua mente, vedi come e quando sei in preda ai tuoi pensieri, invece di pensarli (la domanda è: “chi è il soggetto?”)
A questo punto puoi riorganizzare la percezione del mercato, in modo che il trading divenga una probabilità e non solo una possibilità.
La chiave è passare dall’avere l’attenzione sul non perdere, a essere focalizzati sulla gestione del rischio, in modo che le probabilità di successo siano in tuo favore. - Potenziare i risultati: cioè allineare la tua natura completa per raggiungere la performance ideale, che è già dentro di te.
Imparare a risvegliare aspetti dormienti di te stesso, accedervi, in modo da poter riorganizzare in modo definitivo il tuo stato mentale di trader.
Le neuroscienze hanno dimostrato che il nostro cervello è plastico, ed è possibile cambiare addirittura a livello fisiologico se cambiamo o creiamo nuove connessioni neuronali (sinapsi).
Questo significa che le tue credenze, le tue percezioni, non sono congelate e immutabili, ma sono fluide e possiamo cambiare la loro forma.
Da questa posizione puoi sperimentare la calma, la disciplina, l’imparzialità e il coraggio necessari per raggiungere lo stato mentale di massima performance nel trading.
La domanda che sorgerà in te è “e come posso farlo”? Puoi, concretamente, ogni giorno, cominciare a seguire questa linee guida:
- Osserva il tuo dialogo interiore. Ci sono frasi o pensieri ricorrenti? Di che natura sono? Potenzianti o depotenzianti? Quando sei in un trade, la vocina nel fondo dice “tutto funzionerà” oppure è pervasa da un dialogo di paura e di “e se non funziona e perdo tutto”?
- Ripulisci la tua mente dal sovraccarico, soprattutto se il dialogo interiore è depotenziante. Se non conosci altre tecniche, inizialmente il respiro lento e diaframmatico può darti già grandi risultati.
- Chi decide cosa pensi? Comincia ad essere l’artefice del tuo dialogo interiore, andando a sostituire le “conversazioni” e le ragioni che ti mostrano come il disastro possa essere imminente con quelle, pur razionali ed equilibrate, che ipotizzano scenari di successo. Visualizza: usa anche emozioni ed immagini correlate a quegli scenari.
- Fatti ispirare dai tuoi modelli. Chi è il tuo maestro nel trading? Ecco, quando operi pensa a cosa farebbe lui nella stessa situazione, e fallo.
Il 26 ottobre terremo un workshop di stampo pratico su questi argomenti, puoi trovare qui tutte le informazioni sui contenuti e iscriverti: http://bit.ly/2NLRr9t
Articolo a cura di Elena Sanjust di Teulada e Alessia Tanzi
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