Lo Sp500 fortemente sostenuto a dispetto dell’Ism.

Giovanni Maiani Giovanni Maiani - 13/07/2020 10:02

L’indice americano ISM Manufacturing PMI è uno degli indicatori maggiormente seguiti ed evidenzia sopra 50 un’espansione dell’attività economica e sotto 50 una contrazione della stessa.

Questo indicatore è strettamente collegato all’andamento dell’indice Sp500 e, solitamente, un’espansione dell’attività economica (Ism>50) è accompagnata da un rialzo dello Sp500, mentre una contrazione dell’attività economica estesa a qualche mese (almeno 2/3 mesi) precede, generalmente, una flessione dello Sp500.

Il grafico mostra in blu la variazione percentuale a 12 mesi dell’indice Sp500 e in rosso l’Ism -50; per ottenere un’immediata valorizzazione dell’espansione o della contrazione.

L’andamento dell’Ism è praticamente sinusoidale e tende a invertirsi verso 58/60 (quindi +8/+10 sul grafico rosso) e verso 45/42 (quindi -5/-8).

Tuttavia, l’Ism prende in considerazione solo una parte delle variabili in gioco e, per ovvi motivi, la correlazione Ism/Sp500 non potrà mai essere perfetta, ma rimane un più che ottimo indicatore sullo stato dell’attività economica.

L’Ism negli ultimi mesi.

Dal mese di agosto 2018, l’Ism è quasi costantemente sceso dal picco di 60.80 fino a trascorre gli ultimi 5 mesi del 2019 sotto 50 (in contrazione economica). A gennaio e febbraio 2020, l’Ism è tornato al di sopra di 50 prima di riportarsi nuovamente in contrazione nei successivi mesi di marzo, aprile e maggio. L’ultimo dato relativo al mese di giugno è risalito a 52.60 riaprendo le porte a una possibile fase di espansione; anche se un solo mese non basta per qualificare l’attività economica. Nel frattempo, l’indice Sp500 ha avuto soltanto in 2 occasioni, dicembre 2018 e marzo 2020, una performance a 12 mesi negativa.

In sintesi, anche se il periodo che va dal mese di agosto 2019 al mese di maggio 2020 era quasi costantemente caratterizzato da una contrazione dell’attività economica Usa, l’indice Sp500 è generalmente riuscito a mantenere una performance annua positiva (tranne a marzo scorso).

Una cosa simile era accaduta prima dell’anno 2000.

L ‘indice Sp500 oggi.

L’indice ha quasi concluso la realizzazione di un ampio movimento a “V”, iniziato a seguito della realizzazione del massimo storico di 3.393 (19 febbraio scorso), e sembra intenzionato a riprendere la fase d’innalzamento dei massimi assoluti.

Il trend ascendente di breve periodo è sostenuto da un’area di supporto individuata a 3.000/2.950 che, al momento, respinge qualche tentativo di indebolimento. Nel medio periodo, invece, utilizzeremo quota 2.800 come livello di guardia il quale eventuale cedimento confermato potrebbe precedere l’inizio di una fase discendente.

Abbiamo quindi visto che l’indice azionario appare sostenuto nonostante un Ism in contrazione economica per mesi e, anche se l’ultimo dato di 52.60 è decisamente positivo, occorre una conferma prima di poter essere in una situazione di espansione dell’attività economica negli Usa.

L’azionario americano, forse in parte “drogato”, è tuttora positivo, ma dovrà mantenersi al di sopra dei supporti come sopra.








A disposizione

Articolo a cura di Giovanni Maiani

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