Ho pubblicato lo scorso 2 marzo la settimana analisi relativa all’Ethereum (https://bit.ly/3ddSyNy) intitolata “L’Ethereum centra l’obiettivo 1.320, quindi rimbalza.” e oggi voglio riprenderla per vedere che cosa è accaduto da allora.
Come di consuetudine, riporto la strategia operativa che trovate all’indirizzo come sopra.
“Al momento, la situazione puramente tecnica di breve è ribassista, ma siamo ancora vicinissimi alla resistenza dinamica (ex supporto) di 1.705/30; sottile area utile per la realizzazione di un eventuale pull back down.
Direi di procedere in questo modo.
Short in caso di mancato superamento di 1.705/30 e sotto 1.400 con obiettivi rispettivi 1.440/00 e 1.150, poi 950 e 750/590. Long pertanto (solo) sopra 1.730 con obiettivi 1.960 e 2.300, poi 2.620 e 2.850/920.”.
Nel nostro caso, il superamento di 1.730 ha favorito qualche long e il quasi raggiungimento del primo obiettivo posto a 1.960 (realizzato soltanto 1.943). Peccato, mancava poco. Tuttavia, l’Ethereum ha confermato la precedente ipotesi di realizzazione di un pull back down in corrispondenza della resistenza dinamica precedentemente evidenziata, non a 1.705/30, ma poco sopra.
Il trade appena concluso è stato relativamente deludente, ma il movimento altalenante realizzato dal sottostante non è da meno.
Ora, invece, rimbalza da qualche giorno a seguito del test di un nuovo supporto dinamico e cerca di riportarsi verso i recenti massimi, ma la situazione non è ancora ben chiara.
Infatti, in questo momento c’è il rischio di realizzazione di un triplo massimo discendente che potrebbe compromettere gli sforzi rialzisti effettuati dall’inizio dell’anno. Pertanto, il ritorno al di sopra del precedente 1.960, ormai questo livello grida vendetta, sarà fondamentale per il prossimo futuro.
Ancora probabile il proseguimento dell’attuale fase ascendente e l’innalzamento degli attuali massimi, ma cautela.
Direi di proseguire in questo modo.
Long su tenuta di 1.610/590 e sopra 1.960 con obiettivi rispettivi 1.900/60 e 2.250, poi 2.520 e 2750/920. Short, tuttavia, in caso di mancato superamento di 1.900/60 e sotto 1.590 con obiettivi rispettivi 1.610/590 e 1.400, poi 1.150 e 950/780.
A disposizione
Articolo a cura di Giovanni Maiani
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