Ipo Aeroporto di Bologna in fase di decollo

Gabriele Bellelli Gabriele Bellelli - 07/07/2015 11:49

Sta per decollare da piazza Affari Aeroporto di Bologna, ossia la società che si occupa della gestione dell’aeroporto “Marconi” di Bologna.

 

Il periodo di sottoscrizione dell’Ipo, che è tutt’ora in corso, terminerà alle ore 13.30 di mercoledì prossimo ( 8 luglio ) mentre il debutto a piazza Affari dovrebbe essere martedì 14 luglio. 

 

 

 

La forbice del prezzo di sottoscrizione è compresa tra un minimo di 4,40 ed un massimo di 5,20 euro ad azione mentre il taglio minimo sottoscrivibile è di 1.000 euro per cui l’ammontare del lotto minimo oscillerà tra 4.400 e 5.200 euro.

Per i sottoscrittori che manterranno in portafoglio ininterrottamente il titolo per un anno è previsto un “premio fedeltà” ( bonus share ) di 1 azione gratuita in omaggio ogni 20 detenute.

 

A finire sul mercato sarà il 38,90% del capitale sociale ( fino ad un massimo del 42,80% in caso di esercizio integrale della Greenshoe ) per cui la società non sarà scalabile.

Nel dettaglio, la quota riservata ai piccoli investitori ammonta dal 15% mentre l'85% è riservato agli istituzionali.

 

 

Dopo la descrizione sintetica delle condizioni dell’Ipo, la domanda che sorge spontanea è: “conviene sottoscrivere e richiedere le azioni ?”.

 

 

Come tutte le Ipo presenta dei pregi e dei difetti ma in questo caso mi pare che a prevalere siano le ombre.

 

Il principale difetto consiste nel fatto che, a questi prezzi, l’azione non è certo a buon mercato o sottovalutata.

Inoltre la società non ha comunicato linee precise per quanto riguarda la politica dei dividendi che intenderà perseguire nei prossimi anni dal momento che dipenderà dai risultati di bilancio e della gestione dell’indebitamento.

L’incognita sul pagamento e sull’ammontare del dividendo non è un dettaglio di poco conto, soprattutto alla luce del fatto che nel corso degli ultimi anni la società, pur in presenza di utili, ha deciso di non distribuire il dividendo.

Sebbene legittima, non è da escludere che questa soluzione potrebbe essere adottata anche nel corso dei prossimi anni.

Un altra criticità da non trascurare consiste nella dipendenza della società dalla presenza di Ryanair dal momento che più del 30% del traffico aereo ruota intorno alla società low cost irlandese.

Infine occorre rilevare come in questo momento il sentiment di mercato non sia dei migliori a causa della strada intrappresa dalla vicenda greca.

 

 

Tra i pregi citerei il fatto che, stando a Reuters Italia che cita una “fonte vicina alla situazione”, l’offerta sarebbe stata interamente coperta sia dagli istituzionali che dai piccoli risparmiatori ( per consultare la notizia, cliccare su questo link ).

Ad essere sincero si tratta di un notizia positiva solo a metà, dal momento che personalmente apprezzo maggiormente le Ipo in cui l'offerta è coperta almeno 4-5 volte dalle sottoscrizioni per giudicare l'operazione a basso rischio...

Positivo inoltre il fatto che solo il 15% dell'offerta globale sia destinato al pubblico retail ( piccoli investitori ) dal momento che questo potrebbe favorire l'effetto rarità.

 

 

  

Dal punto di vista operativo, distinguerei tra una sottoscrizione effettuata da cassettista in ottica di medio periodo e una "mosconata" di breve periodo.

 

In ottica di medio periodo, onestamente non è un titolo che metterei in portafoglio.

 

In ottica mordi e fuggi invece si potrebbe sottoscrivere con la logica di rivendere il primo giorno di contrattazione.

Se i prezzi saranno aumentati rispetto al prezzo di sottoscrizione, si potrà monetizzare il veloce guadagno.

Altrimenti si potrà vendere immediatamente sperando che, come spesso capita, il primo giorno i collocatori tendano a sostenere le quotazioni per non farle scendere sotto il prezzo di emissione.

In quest’ultima ipotesi operativa, occorre essere consci che si tratta di una scommessa più che di un’operazione da buon padre di famiglia....

 

 

 

 

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Gabriele Bellelli

 

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