Capita spesso che le persone esprimono una certa diffidenza nei confronti degli investimenti mobiliari, preferendo invece un investimento nel mattone. Il motivo è facile da intuire: succede quello che succede, ma il mattone resta sempre lì; nel caso degli strumenti finanziari, invece, l’impressione è che un giorno ci si potrebbe scoprire che il presunto valore dell’investimento non ci sia più.
Certamente, il settore finanziario ha fatto del suo meglio per alimentare le paure e la diffidenza: da casi come Enron, Parmalat, o vari strumenti collegati al truffatore Madoff non può nascere una grande fiducia. Tuttavia, un atteggiamento del genere ignora il fatto che l’investimento mobiliare ha indubbiamente dei grandi pregi, purché la scelta degli strumenti e del modo di investire sia fatto con la dovuta cura.
Tra coloro che preferiscono il mattone, chi comprerebbe un immobile senza prima far fare tutte le opportune indaginisulla solidità del palazzo, sullo stato della manutenzione, sui costi di gestione ordinaria, nonché di tutti i problemi che possono derivare dal catasto? Certamente sarebbe azzardato affidarsi esclusivamente alle parole di un agente immobiliare! La stessa regola vale anche per l’investimento mobiliare: bisogna fare delle indagini approfondite per capire bene in che cosa si sta investendo. Affrontare con superficialità qualsiasi tipo d’investimento, affidandosi forse a qualche venditore o all’amico dell’amico, aumenta notevolmente il rischio di trovarsi fregati in qualche modo.
Quindi, a patto di fare bene i compiti e capire in che cosa si sta investendo, si possono elencare alcuni fattori su cui è opportuno riflettere:
- la diversificazione è l’unica cosa che veramente può proteggere dal rischio insito nel singolo investimento (che sia immobiliare, mobiliare o altro). Difficilmente si riesce a diversificare adeguatamente un patrimonio solo attraverso l’investimento diretto in immobili, per l’ovvio motivo che il singolo immobile impegna una fetta così importante dei soldi a disposizione. Con l’investimento mobiliare, invece, è possibile diversificare anche patrimoni di dimensioni contenute;
- le oscillazioni dei prezzi che si possono osservare in un investimento quotato in borsa sono spesso una fonte di stress per chi investe, perché in qualsiasi momento è possibile calcolare con precisione quanto si guadagna o si perde. Proviamo, però, ad immaginare se anche gli immobili avessero un meccanismo di quotazione simile alla borsa – ci potrebbero essere dei momenti in cui un bel appartamento venga quotato alla metà di quello che il suo proprietario ritiene sia il suo valore – ma è ovvio che si perde solo quando si vende. Tipicamente il proprietario di immobili non si fa spaventare dalle possibili oscillazioni di prezzo e l’unica cosa che ha senso è di investire nello stesso modo nel mercato mobiliare. Se si sceglie bene l’investimento all’inizio, è meglio non guardare il portafoglio più di 1 o 2 volte all’anno;
- il tipo di impegno che si deve avere verso gli immobili è completamente diverso rispetto all’investimento passivo in borsa. Non ci sono gli affitti da gestire, non bisogna occuparsi della manutenzione, assicurazione, ecc ecc;
- nel caso servissero dei soldi, entro una settimana è possibile liquidare gli investimenti quotati in borsa, con dei costi molto contenuti. Nel mattone e tempi e i costi sono ben diversi.
Bisogna ricordare sempre la regola primaria dell’investimento: se non si capisce il perché dell’investimento o della sua struttura, è meglio lasciare perdere. Spesso in questi anni si è scoperto che l’innovazione finanziaria nasconde più insidie che benefici per l’investitore.
È opportuno anche menzionare che in borsa si può investire anche in immobili: non solo attraverso dei fondi immobiliari italiani, ma anche tramite strumenti quotati su altre piazze, spesso con la denominazione REIT (Real Estate Investment Trust). In un futuro articolo si esamineranno alcuni di queste strutture, per identificare i loro punti di forza e debolezza.
Maurizio Mazziero
Fonte: www.mazzieroresearch.com
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