Il rating degli emittenti dei certificati di investimento

Gabriele Bellelli Gabriele Bellelli - 24/04/2021 15:41

Nel corso degli ultimi anni i certificati di investimento, sia a capitale "protetto" che a capitale "condizionatamente protetto", sono diventati un prodotto finanziario sempre più utilizzato e sempre più presente all'interno del portafoglio degli investitori italiani.

 

I motivi di questo successo sono numerosi ma in questa sede, per esigenze di spazio, mi limito a citare l'efficienza fiscale, dal momento che sia le plusvalenze di prezzo che le cedole costituiscono "reddito diverso" e possono essere utilizzate per recuperare minusvalenze pregresse, e la possibilità di ottenere buoni ritorni sia in termini di "reddito" (flusso cedolare) che di "rendimento" a fronte di una protezione parziale o totale del capitale, che hanno spinto numerosi investitori orfani dei titoli di stato ad orientarsi verso questo prodotto finanziario.

 

Io stesso da anni dedico un'ampio spazio all'interno del mio portafoglio ai certificati di investimento e ne parlo frequentemente durante le mie video conferenze, sul mio sito o gli eventi a cui partecipo come relatore.

 

 

C'è però un argomento di cui non si parla spesso ma che è di fondamentale importanza per il risparmiatore che investe nei certificates.

Questo argomento è l'affidabilità e la solidità degli emittenti!

 

In questo articolo vado quindi a colmare questa lacuna, illustrandoti il rating emesso dalle principali agenzie (Standard & Poor's, Moody's e Fitch) in merito alla soldiità e alla solvibilità degli emittenti che quotano certificati sul mercato italiano.

 rating emittenti certificati aprile 2021

 

Come puoi osservare, a parte due emittenti che non hanno ancora rating e che sono appena entrati sul mercato italiano dei certificates, tutti gli altri emittenti godono di un rating "investmente grande", con alcune eccellenze come BNP Paribas, Vontobel, Credit Agricole, JP Morgan Chase, Natixis, Ubs, Citigroup, EFG International o Banca Profilo.

 

Per agevolare la comprensione del rating e per poter effettuare confronti tra emittenti, allego la tabella che sintetizza la scala del rating adottata dalle principali agenzie.

Dal rating "AAA" fino a "Baa" o "BBB-" il rating è giudicato "investment grade" e la società risulta essere solvilbile.

Al contrario invece, dal gradino "Ba1" o "BB+" a scendere, il giudizio diventa "speculative grade" e diventa necessario monitorare con attenzione l'emittente. 

L'immagine è tratta dal sito Wikipedia.

 

rating wikipedia

 

 

In realtà per avere una immagine più completa dell'affidabilità e della serietà di emittente occorre analizzare anche altri aspetti, come ad esempio lo spread e la presenza sul book del market maker, la facilità con cui è possibile reperire informazioni sulle caratteristiche di un prodotto e la qualità dell'assistenza clienti.

Ma di questo argomento parleremo in un prossimo articolo.

 

 

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Buon investing, Gabriele

 

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