Il Tbond ha realizzato lo scorso 9 marzo l’attuale massimo storico sostenuto da un’esplosione dei volumi, ma è poi sceso per qualche seduta prima di limitarsi a consolidare.
La fase laterale in essere è caratterizzata da un triplo minimo ascendente che ha consentito la realizzazione di un supporto dinamico a 175 16/00 (32 esimi) circa. Sono sceso fino 175 per inglobare qualche recente minimo statico.
Al rialzo, invece, la semplice resistenza statica di 178 circa sembra fare caso nostro anche perché una fase di congestione offre, a volte ma non sempre, un numero limitato in output.
Inoltre, la semplicità non è mai da sottovalutare.
Il mercato si stringe attorno al future obbligazionario che è tuttora inquadrato all’interno di un canale laterale, ma potrebbe ben presto effettuare un movimento speculativo.
Al momento è probabile una prossima reazione positiva, ma occorre qualche conferma.
Pertanto, la strategia migliore da adottare in questo caso, secondo il mio modesto parere, è quella di “inquadrare il problema” con una zona di relativa neutralità e di intervenire solo sulla fuoriuscita.
Long pertanto sopra 178 con obiettivi 180 e 182, poi 185 16/186 00.
Short quindi sotto 175 con obiettivi 172 24 e 170 circa, poi 167/165.
La zona di relativa neutralità sarà ovviamente 175/178 che dedicheremo unicamente allo stretto trading.
Ps: ora farò, giustamente, ridere alcuni addetti al lavoro, ma le analisi vengono lette anche da persone meno qualificate in questo settore e alle prime armi.
La conversione dei prezzi da centesimi a trentaduesimi è molto facile da realizzare:
100,75 (centesimi) sono pari a 100 24 (trentaduesimi) dove 75/100 = x/32 quindi 75*32=100x.
A disposizione
Articolo a cura di Giovanni Maiani
Le informazioni contenute in questo sito non costituiscono consigli né offerte di servizi di investimento.
Leggi il Disclaimer »