Ho pubblicato lo scorso 29 aprile un’analisi del Gold intitolata “Il Gold cerca di raggiungere 1.840.”, vedi https://bit.ly/2S35hMa, e riporto di seguito la precedente strategia operativa.
“Mantenere gli eventuali long in essere da 1.770 con stop in area 1.770/60 rispetto alla propria propensione al rischio. Nuovi long, solo, sopra 1.800 con obiettivi 1.840 e 1.930/40, poi 2.000 e 2.110/200.
Short tuttavia sotto 1.750 con obiettivi 1.695/80 e 1.610, poi 1.520 e 1.420/250.”
Nel nostro caso, gli eventuali long in essere sono stati stoppati a 1.770/60 (realizzato 1.754), ma il segnale di short sotto 1.750 non è stato interessato. Inoltre, il superamento di 1.800 ha favorito qualche long e l’ampio superamento del 1° obiettivo 1.840, mentre il metallo giallo si dirige verso il 2° obiettivo di 1.930/40 (ora 1.917).
L’oro ha realizzato un doppio minimo ascendente durante lo scorso mese di marzo per poi intraprendere una fase di rafforzamento che ha portato, il 29 aprile, al superamento di una resistenza dinamica molto importante.
In questo modo, ha generato un segnale rialzista valido in un’ottica di medio periodo che, tuttavia, deve confermare. In effetti, gli ultimi volumi daily tramettono incertezza.
La commodity cerca di riportarsi in corrispondenza dei massimi di agosto, ma potrebbe necessitare di una breve correzione fisiologica, proprio in corrispondenza di 1.930/40, prima di essere in grado di riportarsi oltre i 2K.
Direi di proseguire in questo modo.
Mantenere gli eventuali long in essere da 1.800 con stop a 1.890 e obiettivi come sopra.
Nuovi long su tenuta di 1.870/50 e sopra 1.940 con obiettivi rispettivi 1.930/40 e 2.000, poi 2.110/200 e 2.320.
Short in caso di mancato superamento di 1.930/40 e sotto 1.850 con obiettivi rispettivi 1.870/50 e 1.800, poi 1.750/45 e 1.695/10.
A disposizione
Articolo a cura di Giovanni Maiani
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