Il Dash finge di dormire

Giovanni Maiani Giovanni Maiani - 23/11/2021 09:38

Il Dash, inizialmente XCoin quindi Darkcoin, è stato creato nel mese di gennaio 2014 e, almeno dall’inizio del mese di maggio 2018, mostra un composite (rapporto tra la crypto e, in quest’occasione, con un benchmark) quasi costantemente ribassista (vedi la curva rossa) all’eccezione di qualche fase di effimero recupero; vedi per esempio agosto/settembre 2018, il primo trimestre del 2019 e l’inizio del 2020.

Anche la performance normalizzata del Dash (in nero) mostra tutte le sue limitazioni, ma chiaramente una crypto non va analizzata come un’azione nei confronti dell’indice di riferimento. Tuttavia, è chiaro che il mondo Crypto è un insieme di strumenti decisamente eterogenei.

Per quanto riguarda l’analisi puramente tecnica, il Dash è inserito da 5 mesi in un canale ascendente di medio periodo sostenuto da un supporto dinamico a 170 circa e delimitato da una resistenza intermedia a 220 circa. Ostacolo successivo nelle immediate vicinanze di 240.

Tuttavia, deve anche fare i conti con alcuni massimi discendenti che lo rallentano durante l’attuale fase rialzista.

L’istogramma dell’Macd, che misura la differenza dalla sua trigger, evidenzia un’ampiezza delle barre relativamente contenuta, ma si tratta di una calma apparente.

Anche la volatilità storica (parte inferiore del grafico) sembra sotto controllo e, apparentemente, bassa, ma a dirla tutta è pari al 90% con una resistenza a 120% circa. Più che resistenza è un livello di guardia il quale superamento evidenzia un eccesso; come se il 90% di prima non bastasse.

Il Dash non ha avuto pertanto una crescita esponenziale del prezzo come accaduto per altre crypto, ma rimane uno strumento altamente rischioso e, come tutte le crypto e simili, non adatto a tutti.

E’ anche il compito, anzi meglio dire il dovere, di un analista evidenziare l’aspetto della rischiosità di un asset.

Pertanto, il superamento di 220/240 da parte del Dash, accompagnato da un aumento dell’ampiezza delle barre dell’istogramma dell’Macd, dovrebbero precedere l’inizio di una fase di rafforzamento con obiettivi verso 265/85 e 325/50.

Negativo, invece, per ovvi motivi, il ritorno sotto 170 accompagnato da un ritorno della volatilità sopra il 120% con obiettivi 140 e 110/85.





 

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Giovanni Maiani

 

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