Il buongiorno di Lapidari: Trump in soccorso dei traders

Giovanni Lapidari Giovanni Lapidari - 07/05/2019 10:01

Ai traders mancava un po’ di volatilità, almeno sulle borse, e ha provveduto il più grande market mover dei nostri tempi: Donald Trump.

La borsa cinese già probabilmente un po’ stava riflettendo su quanto razionale potesse essere la sua crescita, proprio in vista del redde rationem di questi interminabili negoziati.

Il grafico che vi propongo, infatti, mostra un’evidente costruzione di figura testa e spalle e un progressivo declino dell’indicatore di sentiment. Inoltre il nuovo indicatore che ho creato, le Lapidari Swingers (sono le stanghette di colore rosso e di colore blu che vedete sovrapposte ai prezzi) evidenziano anche sulla creazione della seconda spalla destra la perdita di spinta dei prezzi.

Infatti, quando la linea rossa superiore alla linea blu siamo in trend positivo, quando invece la linea rossa si posiziona al di sotto della linea blu siamo in trend negativo. La coincidenza fra questa fattispecie e il declino dell’indicatore Lapidari Sentiment sono inequivocabile dimostrazione che, almeno in oriente, qualcuno non era poi del tutto convinto che fra gli americani e cinesi si fosse pronti a fare pace.

 

I mercati azionari non si sono fatti trovare pronti a questa evenienza. Molto sbilanciati nell’unico senso del rialzo, e compiacenti verso l’assenza di rischio (o, per meglio dire, la percezione della sua assenza) oggi si svegliano con un Dax sotto di 230 punti alle otto del mattino rispetto alla chiusura di venerdì, e la stessa sorte tocca ai contratti sui listini di Wall Street.

Non credo che sarà facile ricucire questo strappo sul quale Trump aveva calato molte mani rialziste con l’abilità di un grande pokerista. Chi segue le mie analisi sa però che da tempo avvertivo che il presidente stava un po’ troppo prendendosi sul serio e giocando con l’euforia dei mercati: che questo fosse un atteggiamento favorevole alla sua volontà di essere rieletto è un conto, ma di certo la contrazione di volatilità con gli investitori istituzionali ai minimi storici sull’esposizione al VIX (ne ho parlato nella precedente analisi di fine aprile) non poteva durare a lungo, e sicuramente questa manovra sui dazi è stata molto esplosiva proprio perché ha trovato la maggioranza degli operatori, anche non piccoli, totalmente scoperta per quanto riguarda la protezione da eventi non graditi.

Ringraziano ovviamente i Bond, anche se personalmente credo che un rimbalzo borsistico intorno all’inizio di seduta potrebbe anche avvenire.

Va detto anche che la settimana si era conclusa in modo molto strano, perché i dati molto forti sull’occupazione americana e la conseguente conferma di forza sul dollaro non avevano fatto arretrare l’Oro. Oggi forse ne abbiamo una spiegazione.

Cosa possiamo attenderci per questa seduta e per tutta la settimana?

Come scrivevo nella precedente analisi, altrettanto forti sono le esposizioni degli operatori istituzionali.

Accennavo anche che però non c’era omogeneità fra le borse, e che questo poteva essere un segnale di volatilità nascosta pronta ad esplodere.

Potremmo dire che raccontare le cose DOPO la decisione di Trump è un po’ facile, e oggettivamente se i negoziati avessero preso una strada diversa oggi questo gap down dell’azionario non ci sarebbe.

Compito dell’analista non è però quello di fare il Nostradamus del grafico, e azzeccare ogni movimento dei mercati ex ante e ex post (quello è mestiere che volentieri lasciamo ai professionisti da social) bensì quello di mettere insieme tutti gli elementi possibili per estrapolare un quadro della situazione di ogni singolo strumento finanziario, sia nei suoi aspetti positivi che in quelli meno favorevoli.  Rileggendo l’analisi del 29 aprile qualche segnale era stato dato.

Personalmente mi comporterò andando a cercare i prezzi che possono intercettare - forse in modo momentaneo - lo storno cui oggi stiamo assistendo.

Questi valori sono:

12.280 - 12.220 – 12180 e 12.150 per il Dax. Soprattutto quest’ultimo prezzo è importantissimo, e credo che se toccate in giornata abbia buona probabilità di richiamare acquisti.

3386-3378-3334/3329 per Eurostoxx. Questi sono prezzi del future, che per l’indice sono rispettivamente 50 punti più alti, quindi parliamo di 3436- 3428 - 3384 – 3379.

I listini americani sono molto più delusi, e il fatto che fossero parecchio tirati sui prezzi li rende più deboli adesso. SP 500 ha rotto la decisiva zona 2925, e il suo supporto più importante, qualora non tenesse 2895, va individuato in zona 2860.

Per il Nasdaq, solo un pronto recupero di zona 7740 (resistenza 7769) può allontanare il tecnologico da un probabile test di 7650. Per chi segue l’andamento dell’indice bisogna togliere circa 12 punti da questi prezzi.

Previsioni di rallentamento della congiuntura economica mondiale in seguito alla presa d’atto della difficoltà di questi negoziati, e all’incertezza se trattasi di manovre di schermaglia o se invece c’è qualcosa di grosso che non conosciamo, probabilmente penalizzerebbero inizialmente di più il settore bancario e successivamente quello industriale.

Attenzione pertanto a Piazza Affari: qui il finanziario pesa, e anche il petrolifero non credo che prenderà bene questo nuovo calo del prezzo del greggio, sul quale ovviamente il livello psicologico di 60 fa da supporto. Ci stiamo però arrivando un po’ troppo drammaticamente.

Euro/dollaro, in caso di tenuta di zona 1.1170 conserva buone probabilità di passare 1,1200 e di fare poi i conti con la forte resistenza di 1,1240. Un suo successivo progresso probabilmente non sarebbe gradito al Dax.

La settimana si presenta interessante per i cacciatori di eccessi di volatilità, ma suggerisco di tenere le size molto basse. Un incremento delle oscillazioni si rifletterà inevitabilmente sugli spread denaro/lettera, che potrebbero anche “bruciare” la tenuta di alcune zone di prezzo su cui andare ad operare e quindi meglio sarebbe muoversi con mano leggera; il contesto può rendere necessario gestire entrate multiple in posizione.

Allego in sequenza grafici di SP500 – Nasdaq 100 – Ftsemib40, by Infinox.

Ricordo a tutti, infine, la tappe che ci vedrà prossimamente presenti a Torino con INFINOX:


Il 16 Maggio a Torino presso il Luxor Hotel, dalle 14:30.

Link di registrazione:  https://form.jotformeu.com/italiandesk/grand-tour-2019


Giovanni Lapidari

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