L’indice azionario Msci Paesi Emergenti ha messo a segno un importante rialzo, dal mese di marzo 2020 al mese di febbraio 2021, coronato con la realizzazione di un nuovo massimo assoluto a quota 1.445.
Da allora ha perso terreno, ma non senza interessare due delle prime fan line di Fibonacci (vedi il grafico) dimostrando, ancora una volta, la validità di tale metodologia.
Attualmente, invece, l’indice realizza un doppio minimo ascendente dal quale tenta di guadagnare terreno, ma deve tuttora fare i conti con alcune resistenze da non sottovalutare.
La prima è individuata a 1.295 che corrisponde, pressoché, al rintracciamento del 23,6% e ai minimi relativi di marzo e maggio, mentre il secondo ostacolo è posto nelle immediate vicinanze di 1.320/5, quindi troviamo eventualmente 1.370 circa.
Lo scenario puramente tecnico sembra in via di miglioramento, ma è ancora negativo.
Occorre ricordare che il comparto sta sotto performando, se confrontato con l’indice generale Msci, e siamo in attesa di un “possibile” recupero.
Anche tenendo conto del doppio minimo ascendente, l’indice potrebbe necessitare di una breve correzione prima di poter intraprendere una fase di recupero duratura, andando cosi a testare momentaneamente l’ultima fan.
Direi di proseguire in questo modo.
Probabile rafforzamento del comparto in caso di tenuta di 1.245/25 e sopra 1.295 con obiettivi rispettivi 1.290/5 e 1.320/5, poi 1.370 e 1.405/50.
Probabile peggioramento, invece, con realizzazione di un nuovo massimo discendente, il mancato superamento di 1.290/5 e il cedimento di 1.225 con obiettivi rispettivi 1.245/25 e 1.183, poi 1.125 e 1.102.
Cordialmente,
Articolo a cura di Giovanni Maiani
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