Prosegua la fase discendente dell’Euro Index (paniere di mia creazione) che scivola tuttora appoggiandosi a una Gann Line che si dimostra valida, ormai, da vari mesi. Come si dice: “Cavallo vincente non si cambia”.
Inoltre, il benchmark tende a raggiungere un’altra linea di supporto, altrettanto interessante, che potrebbe provocare una reazione positiva, o per lo meno un tentativo rialzista.
Il massimo relativo realizzato durante l’ottava appena conclusa potrebbe costituire un punto di riferimento valido il quale superamento confermato potrebbe coincidere con un accenno di ripresa. Per il momento la situazione puramente tecnica rimane invariata.
Tra i prossimi eventi in grado di mutare lo scenario puramente tecnico evidenzio soltanto, anche se sono diversi, proprio per la seduta odierna, il Fomc delle ore 19.
Questa settimana presento un grafico relativamente “pulito”, con le solite Gann e una media mobile triangolare basata su qualche minimo e massimo, mentre un algoritmo evidenzia le tendenze rialzista (in verde), ribassista (in rosso) e neutrale (in blu).
Come di consueto, vado curiosare tra gli elementi che compongono il mio Euro Index alla ricerca di eventuali spunti operativi, conferme o smentite.
A livello complessivo, per quanto riguarda la tabella (aggiornata al giorno 1 novembre per motivi tecnici), nel 42% dei casi (in forte rialzo rispetto al 30% di 8 giorni fa) la divisa europea è in uno scenario rialzista o moderatamente rialzista nei confronti delle altre divise, mentre le performance a 5 giorni evidenziano rialzi importanti nei confronti del Brasilian Real, del Mexican Peso, del Russian Rouble e del South African Rand.
La scorsa settimana avevo effettuato un accenno sulla volatilità che, dopo è recenti movimenti, è salita al 9% (volatilità a cinque giorni), ma sono ancora in attesa di un ampio movimento dei prezzi. Tuttavia, lo scenario puramente tecnico rimane al momento neutrale.
Scendo nei particolari per scavare qualche particolarità nei confronti della divisa europea e del dollaro Usa.
I movers e spunti sull’euro
L’Eur/Usd ha effettuato un movimento speculativo alla fine dello scorso mese, mentre cerca di mantenersi attorno a 1.1600. L’Eur/Aud rimbalza e sta generando un segnale rialzista, di brevissimo periodo, con il superamento di 1.56 circa. L’Eur/Cad prosegue la fase di congestione tra 1.426 e 1.446; utilizzare il metodo del breakout. L’Eur/Chf tenta di rallentare la discesa, ma appare ancora debole. L’Eur/Gbp rimbalza, ma deve fare i conti con la resistenza statica di 0.852 circa. Positivo al di sopra di tale ostacolo. L’Eur/Jpy consolida attorno a 132 e deve mantenersi al di sopra di 131.50 per mantenere inalterato il suo potenziale rialzista. L’Eur/Nok recupera, ma sta per scontrarsi con la resistenza dinamica di 9.90; positivo al di sopra di quest’ultimo. L’Eur/Nzd realizza una resistenza statica a 1.630/2 il quale superamento confermato dovrebbe coincidere con un segnale di rafforzamento. L’Eur/Sek è sui minimi dall’inizio del 2018, ma potrebbe tentare di recuperare in caso di superamento di 9.98/10.00. L’Eur/Try si mantiene nelle immediate vicinanze dei massimi storici.
La divisa europea tenta di rimbalzare e deve fare i conti con alcune resistenze dinamiche.
Alcune idee sul dollaro Usa
L’Usd/Cad ha realizzato un doppio minimo ascendente e potrebbe generare un segnale rialzista con il superamento confermato di 1.242/5. L’Usd/Hkd si dirige verso la resistenza dinamica di 7.785 dove potrebbe completare la realizzazione di un triplo massimo discendente. Positivo, pertanto, sopra 7.79 circa. L’Usd/Jpy consolida da qualche giorno, ma attenzione alla tenuta di 113.2/0. L’Usd/Nok rimbalza sostenuta da un doppio minimo ascendente, ma cautela. Positivo sopra 8.55. L’Usd/Sek testa nuovamente la Neckline di 8.50 circa. Cautela. Per l’Usd/Chf vedi la sezione “Trade opportunity”.
Anche questa settimana il biglietto verde offre qualche opportunità, ma cautela.
La seguente grafica mostra la tendenza di alcuni importante cross.
Trade opportunity
Riprendo oggi l’analisi pubblicata lo scorso 06 ottobre relativa all’Usd/Chf che potete ritrovare cliccando sul seguente link.
Riporto per comodità la precedente strategia operativa.
“Long su tenuta di 0.922/19 e sopra 0.932 con obiettivi rispettivi 0.932 e 0.943, poi 0.957 e 0.965/80. Short sotto 0.919 con obiettivi 0.909/7 e 0.900, poi 0.888 e 0.881/75″.
Nel nostro caso, il cedimento di 0.919 ha favorito qualche short e il raggiungimento del primo obiettivo posto a 0.909/7 (realizzato lunedì 0.9087).
Prosegue la debolezza del biglietto verde dalla fine dello scorso mese di settembre, mentre viene individuato praticamente in corrispondenza dei minimi di periodo. L’Adx inizia a risollevarsi ed è alle porte di 20, mentre l’Rsi effettua un breve movimento laterale e, anche in questo caso, sottolinea l’attuale fase discendente.
La situazione puramente tecnica rimane, al momento, orientata verso il basso e otterremo un possibile segnale i rafforzamento solo in caso di superamento confermato del doppio livello di resistenza, ricavata dalla resistenza discendente e da qualche livello statico, situato a 0.917 circa.
Direi di proseguire in questo modo.
- Short in caso di mancato superamento di 0.917 e sotto 0.907 con obiettivi rispettivi 0.909/7 e 0.900, poi 0.888 e 0.881/75; praticamente i precedenti livelli.
- Long sopra 0.917 con obiettivi 0.925 e 0.928, poi 0.935 (rischio di pullback down) e 0.945/57.
A cura di Giovanni Maiani, analista tecnico di lungo corso, docente Siat e asset manager
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