Mercati sostanzialmente stabili nel terzo trimestre, ma con un segno positivo per il complesso di quelli azionari, oro e commodities in generale.
Tra gli indici più performanti spiccano la Corea ed i Paesi Nordici tra gli azionari geografici, ecologia ed energie alternative tra i tematici/settoriali; ancora forte il settore IT europeo che guadagna quasi il 10%.
Tutti azionari anche i peggiori, tra i quali sono da segnalare oltre ai settori energia e finanza diversi azionari geografici emergenti distribuiti nei diversi continenti.
Le classifiche dei prodotti, oltre a rispecchiare l’andamento dei settori, fanno emergere eccellenze anche tra gli azionari USA, globali ed emergenti nonchè nel segmento tecnologico dell’intelligenza artificiale.
Tra i prodotti focalizzati sui bond prevale l’high yield, mentre molto variegato si mostra il panorama dei fondi a ritorno assoluto composto da molti prodotti flessibili ma focalizzati su determinate asset class o addirittura segmenti di mercato (Oncologia, mobilità elettrica).
In generale si diffondono con successo politiche di investimento centrate su tematiche specifiche e macro-trend che travalicano le tradizionali asset class.
Le classifiche sugli ultimi sei mesi, che ben rappresentano i movimenti dei mercati dopo il crollo da Covid19, mostrano allunghi con ordini di grandezza davvero notevoli. Tra gli indici di categoria dominano i metalli preziosi (+70%) e alcuni settori tecnologici.
Le classifiche dall’inizio dell’anno mettono invece in mostra quanto profondo sia stato il ritracciamento a causa della diffusione della pandemia: sono ancora numerosi gli indici che non hanno recuperato, e la dispersione dei risultati è decisamente ampia. Tra i migliori compare la Cina.
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Ufficio Studi FIDA
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