EuroStoxx50 in salute

Eugenio Sartorelli Eugenio Sartorelli - 28/02/2018 15:51

Vediamo quali informazioni possiamo trarre da un’analisi comparata sulla Volatilità Implicita e Storica dell’Indice Eurostoxx50, per capire se abbiamo qualche utile indicazione sulle potenzialità dell’attuale fase di recupero.

 

Ricordo che gli indici di Volatilità Implicita sono strettamente legati ai prezzi delle Opzioni e quindi alle aspettative sui mercati, mentre la Volatilità Storica è esclusivamente legata ai valori attuali e passati dell’indice.

 

La Volatilità implicita è un forte Indice di paura e si comporta all’inverso dei mercati. Infatti, fa sempre massimi importanti su minimi di prezzi di mercato- meno di frequente succede l’opposto.

 

Vediamo subito come è messa la volatilità implicita sull’Eurostoxx 50 (Vstoxx)- dati giornalieri a partire dal gennaio 2016- aggiornati alla chiusura del 23 febbraio:

 

 

Come si Vede la Vstoxx ha fatto l'ultimo picco massimo di rilievo il 16 giugno 2016 (vedi freccia blu a sx) – poco dopo vi fu l'importante minimo dell'Eurostoxx legato alla Brexit. Da lì l'indice ha avuto una chiara tendenza crescente, ben accompagnata da una analoga (ed inversa) tendenza in discesa della Vstoxx. Vi sono stati 2 episodi con Volatilità oltre la media (vedi frecce rosse): il 4 novembre 2016 legato alle Presidenziali Usa- ed il 18 aprile 2017 legato alle Presidenziali Francesi (vedi frecce verdi).

 

Successivamente si è proseguiti con una calma generale, legata a bassi timori di correzioni del mercato e quindi con Volatilità costantemente bassa. Senza preavviso la Volatilità è salita rapidamente dal 26 gennaio al 9 febbraio da 12,5% al 34,7% (vedi freccia ciano a destra) con valori oltre quelli storicamente elevati posti a 33,7%.

 

Il successivo rimbalzo dell’Eurostoxx ha portato a la Vstoxx a scendere su valori inferiori alla media storica. Dal 15 febbraio siamo sotto tali valori e soprattutto al di sotto dell’importante soglia del 20% di Vstoxx. Andando a vedere la storia passata di questo Indicatore si evince che questo è un buon segnale che il minimo di Eurostoxx del 9 febbraio costituisca un supporto con basi solide. Pertanto la ripresa del mercato Europeo può continuare a patto che la Vstoxx si mantenga ben sotto la soglia del 20%.

 

 

Per avere una ulteriore visione del mercato ci affidiamo ad un Indicatore composto dal rapporto di Volatilità Implicita con una opportuna Volatilità storica:

 

 

Come si vede dal grafico, questo indicatore (linea verde) tende ad assecondare i trend principali del mercato (talvolta con un certo ritardo temporale) - è quindi uno strumento per valutare movimenti di più ampio respiro. E’ comunque uno strumento più complesso da decifrare.

 

Qui l’ultimo picco dell’Indicatore massimo è stato il 6 febbraio (vedi freccia verde) e successivamente si è scesi con rapidità sino ad un potenziale minimo il 16 febbraio. Siamo su livelli idonei per un ulteriore recupero di forza dell’Eurostoxx a patto che l’Indicatore confermi il minimo con una fase rialzista.
 

Eugenio Sartorelli

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