Anche i mercati sono surriscaldati nel corso di questo periodo estivo, con numerosi spunti, soprattutto dai mercati americani che di conseguenza trainano il resto dei listini. Infatti nell’intraday di mercoledi lo S&P 500 a Wall Street ha rotto per la prima volta il muro dei 3000 punti. Il fulcro su cui ha girato tutta la settimana erano le minute dell’ultima riunione Fed e lo scontro tra il presidente Trump ed il governatore Powell. Il presidente aveva più volte criticato le ultime mosse rialziste della Fed nei mesi scorsi ed il governatore ha invece sempre voluto sottolineare la propria indipendenza dalla Casa Bianca. Il trend rialzista previsto a fine 2018 sembra però essere giunto al capolinea, visti gli ultimi dati economici ed invertire la tendenza, anche se il dato sull’occupazione dello scorso venerdi ha frenato un possibile immediato ribasso. Infatti, dalle minute della Fed si evince la possibilità di un taglio fin dalla prossima riunione e questo ha dato benzina ai mercati azionari. Anche la parte obbligazionaria non é rimasta assente dal recupero marcando ancora di più la corsa ai rendimenti, soprattutto per le nuove emissioni che sono state corpose anche in questa settimana.
Le nuove emissioni governative
Per la parte governativa, il Tesoro di Berlino ha emesso il nuovo Bund a dieci anni, con scadenza agosto 2029 (DE0001102473), si tratta della seconda emissione dal 2016 che la Germania ha collocato sul mercato un titolo senza cedola. Il decennale è stato piazzato al rendimento di -0.26% in calo dal -0.24% dell’asta di giugno, ma gli ordini raccolti sono scesi a un rapporto di copertura di sole 1.2 volte contro le 1.7 del mese scorso.
Sugli scudi i nostri titoli di Stato, nella settimana in cui sono riprese le aste. Lo spread sulla curva decennale contro Bund, si mantiene sulla soglia dei 200 punti.
E’ stata un successo l’asta BOT a 12 mesi del Tesoro Italiano che ha visto il rendimento in territorio negativo a -0.061% per la prima volta dal collocamento del 10 maggio 2018. Il rendimento è in deciso calo rispetto al collocamento precedente, i cui rendimenti si erano attestati allo 0.069%.
Risultato oltre le aspettative per il collocamento via sindacato bancario della quarta tranche del Btp 2.80% marzo 2067 (isin IT0005217390), attualmente il titolo ha un importo di 6.6 miliardi già sul mercato. Il Btp 2067 era stato collocato sul mercato per la prima volta nel 2016 e non era più riuscito a incrementarlo fino a gennaio 2018. Sfruttando la forte domanda che in questi giorni interessa i titoli di stato italiani, il Tesoro approfitta del crollo dei rendimenti italiani per rifinanziarsi su scadenze molto lunghe. Il Tesoro ha fissato l’ammontare del Btp 50 anni a 3 miliardi di euro, ma le richieste hanno superato i 17 miliardi, pari a 5.6 volte l’offerta, a dimostrazione della fame di carta italiana in questo momento. E grazie all’altissima domanda, il rendimento è stato rivisto al ribasso a 11 punti base sopra il benchmark 30 anni, dalla guidante iniziale di 13 punti iniziali. Il Btp 2067 è stato emesso al rendimento del 2.87%, prezzo di emissione pari a 99.528 e già nel primo pomeriggio il titolo saliva a 99.63, avvicinandosi alla parità. Il successo dell’emissione conferma la fame di rendimento in tutto il mondo, con gli investitori istituzionali che sono tornati a guardare all’Italia dopo l’allentamento delle tensioni con la Commissione Europea sui conti pubblici e anche per effetto della politica monetaria accomodante della BCE.
Dopo mesi di assenza è tornata sul mercato la Romania che ha collocato 2 miliardi di euro di un’obbligazione senior suddivisa in due tranche. La prima tranche, con durata 12 anni, ha un importo di 1.4 miliardi, con una guidance iniziale di 210 punti base sopra il tasso midswap ristretta poi a MS+185 bp e di una seconda tranche con durata 30 anni, con una guidance iniziale di un rendimento del 3.55% abbassato poi a 3.40%. Buona la domanda sul nome che ha superato i 3.8 miliardi di euro per la tranche a 12 anni e 1.9 miliardi per la riapertura del bond a 30 anni.
Il bond a 12 anni (Isin XS2027596704) paga un cedola annua fissa pari a 2.124%; il bond a 20 anni (XS1969593943) paga una cedola annua fissa pari al 4.625%. La Romania ha rating Baa3/BBB- ed il taglio minimo di negoziazione dei due bond è di 1.000 euro, negoziabile anche per la clientela retail.
Le nuove emissioni corporate
In poche settimane é mutato il sentimento anche sui corporate del nostro paese, prova ne sia la forte domanda registrata per il secondo green bond emesso da Ferrovie dello Stato, che ha un ammontare di 700 milioni di euro e durata pari a sette anni. La cedola del green bond (XS2026171079) è stata fissata a 1.125%, con spread finale di 128 punti base sopra il tasso midswap, equivalente a 16 punti base sotto il Btp di medesima durata. La domanda per il green bond di FS italiane è stata pari a 3.5 volte l’offerta, con ordini superiori ai 2.5 miliardi di euro proveniente da 156 investitori. Rating del bond BBB e taglio minimo di negoziazione 100mila euro con multipli di mille. I proventi saranno utilizzati per il rinnovo del materiale rotabile passeggeri e merci.
Monte dei Paschi ha collocato un bond a 3 anni Senior Preferred da 300 milioni di euro con scadenza 10 luglio 2022, raccogliendo richieste per 1.15 miliardi di euro Il prezzo di offerta è stato alla pari con cedola identica al rendimento al 4% e spread sul tasso midswap di 439 punti base, inferiore rispetto alle indicazioni iniziale che erano state fissate tra 4.25% e 4.375%. Si tratta della prima volta che l’istituto senese si affaccia sul mercato degli unsecured bond. La banca ha approfittato della finestra favorevole che si è aperta grazie alla forte riduzione dello spread tra Btp e Bund. Il bond di Monte dei Paschi è stato collocato con un rendimento finale del 4%. La parte del leone l’hanno fatta gli investitori esteri con oltre il 68% della domanda.
Torna sul mercato anche UBI Banca che ha collocato un bond Tier2 a 10 anni, callable dopo i 5 anni per 300 milioni di euro, attirando ordini per 4 volte superiori da parte di 150 investitori, di cui il 66% stranieri. Rispetto a una guidance inziale di 510 punti base rispetto al midswap ha potuto limitarsi ad offrire una cedola del 4.375% e un prezzo di emissione di 99.613, pari a un rendimento di 475 punti base sopra il midswap. Il bond ha rating Ba3/BB. L’operazione segue il Tier 2 da 500 milioni emesso da Ubi nella prima parte dell’anno.
E’ stato prezzato sotto la pari il nuovo bond senior preferred (Isin XS2027957815) da 500 milioni di euro di Mediobanca che è stato collocato da un consorzio di banche. A fronte di una cedola annua dell’1.125% , il pezzo di emissione è pari a 99.631 e il rendimento a scadenza viene fissato all’1.189%. La scadenza del bond viene fissata al 15 luglio 2025. Nella fase di collocamento, il bond ha fatto registrare un controvalore complessivo di richieste per 1.6 miliardi di euro, il che ha consentito ai collocatori di restringere progressivamente le guidance sul rendimento atteso da prime indicazioni poste nell’area intorno a 160 punti base sul midswap fino a 137 pb. Per Mediobanca si tratta della terza emissione effettuata nel 2019, dopo un analogo bond senior preferred anch’esso da 500 milioni e dopo il recente covered bond da 750 milioni, garantito da mutui ipotecari italiani, lanciato il 24 giugno scorso.
Sempre forte il comparto dei green bond con A2a che ha terminato il i roadshow per presentare la prima obbligazione green. Il green bond (Isin XS2026150313) ha un ammontare di 400 milioni di euro a tasso fisso e con una durata di 10 anni. A2A ha collocato 400 milioni di un bond green decennale con una cedola fissa annua dell’1% al prezzo di 98.693, con uno spread di 105 punti sul tasso midswap. In sede di collocamento, la domanda è stata di 3.2 miliari di euro, otto volte l’ammontare offerto, con oltre 200 investitori, e questo è valso una riduzione dello spread rispetto ai valori iniziali di 35 punti base, da 140 agli attuali 105 punti base. Rating del bond BBB e taglio minimo di negoziazione 100mila euro con multipli di mille.
A2a con i proventi di questa obbligazione vuole finanziare i progetti legati ai quattro pilastri su cui si basa il piano industriale: economia circolare, decarbonizzazione e lotta al cambiamento climatico, reti e servizi smart affidabili, attenzione alle persone e alla comunità.
In fase di collocamento tra le banche anche FinecoBank che ad inizio settimana ha avviato un roashow internazionale per un bond additional Tier1 per un massimo di 300 milioni di euro. A fine settimana è iniziato il collocamento del bond subordinato AT1 PerpNC5long di Fineco da 300 milioni di euro, il titolo é stato collocato con un rendimento iniziale del 6.5%, ha una prima call fissata al 18 luglio 2024 ed è negoziabile per importi minimi di 200mila euro con multipli di mille. Rating atteso BB-. Nel corso del collocamento le alte richieste sul nome arrivate nei book dei lead manager, arrivate quasi a 3 miliardi, hanno permesso di ridurre il rendimento prima al 6% e poi al 5.875%.
Molto interesse in questa fase per i “Panda bond”, ossia titoli con riferimento alla divisa cinese yuan. Dalla Bmw un collocamento da 3.5 miliardi, pari a circa 500 milioni di euro. Il collocamento si é diviso in una tranche da 1.5 milioni al 3.3% con scadenza un anno, mentre 2 milioni sono stati collocati a tre anni con rendimento del 3.98%. Su questa scia d’interesse per la divisa, si sta muovendo anche l’Italia, con una prossima emissione in yuan per circa 150 milioni di controvalore in euro, con obiettivo di sostenere le operazioni di aziende italiane in Cina. Sul punto si attendono notizie nei prossimi giorni, dopo gli incontri del ministro Tria con il collega cinese del dicastero economico.
Sul dollaro é uscito un titolo lungo della multinazionale dell’elettrodomestico Whirpool, con cedola del 4.5% e scadenza nel 2046. Il titolo che ha Isin US963320AV88 ha rating Baa1/BBB/BBB ed é negoziabile con tagli da 2mila dollari con multipli di mille.
Carlo Aloisio
Fonte: www.itforum.it
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