Elezioni USA: pronti per la sfida finale

Vontobel Vontobel Vontobel Vontobel - 25/10/2024 18:20

Il 5 novembre gli Stati Uniti eleggeranno il loro prossimo presidente. Nei sondaggi la candidata democratica, Kamala Harris, è di poco in vantaggio sull’avversario, Donald Trump. Tuttavia, è probabile che la corsa alla Casa Bianca rimanga aperta fino alla fine. Con l'aiuto di due indici, gli investitori possono sfruttare in modo sistematico e diversificato le opportunità derivanti dalle elezioni.

Elezioni USA: Tensione fino all'ultimo giorno

Donald Trump vs. Kamala Harris: la campagna elettorale statunitense ha elettrizzato le masse per mesi. Il 78enne repubblicano ha ripetutamente attaccato personalmente la vicepresidente in carica, accusandola di totale fallimento. Al contrario, Harris adotta un tono più moderato e sottolinea i punti di forza degli Stati Uniti. “È tempo di invertire la rotta”, dichiara pregando, riferendosi ai cupi scenari del suo avversario. Secondo la 59enne, l'America è pronta per una “nuova e ottimistica generazione di leader”.

Per quanto riguarda gli indici di gradimento, la tendenza si è effettivamente invertita dopo il rimpasto della candidatura democratica. Il 21 luglio, il presidente Joe Biden ha annunciato il suo ritiro. In quel momento, nei sondaggi nazionali, era indietro di oltre tre punti percentuali rispetto a Donald Trump, mentre, a poco meno di un mese dalle elezioni, Kamala Harris ha un indice di gradimento del 49,3%. Il portale RealClearPolitics le attribuisce quindi un vantaggio nei sondaggi di due punti percentuali. 

Gli “Swing States” contesi

Una delle particolarità del sistema elettorale americano è l'importanza degli “Swing States”. Si tratta di Stati in cui le maggioranze fluttuano. Alla fine, una vittoria risicata è sufficiente per conquistare tutti i voti elettorali di uno Stato. All'inizio di ottobre, Trump e Harris erano in vantaggio in tre dei sette Stati più combattuti. In Pennsylvania, i candidati erano in parità (vedi grafico: Elezioni USA: risultati dei sondaggi negli “Swing States”). La situazione rimarrà quindi incerta fino al 5 novembre p.v.. In questo giorno, gli Stati Uniti non eleggeranno solo il futuro presidente, ma sono in palio anche tutti i 435 seggi della Camera dei Rappresentanti e 35 dei 100 senatori. L'equilibrio dei poteri nelle due camere del Congresso giocherà un ruolo importante per il Presidente nell'attuazione del programma.

Due programmi, due strategie

Anche Wall Street attende con ansia le elezioni. I punti di vista e gli obiettivi dei Democratici e dei Repubblicani divergono, in alcuni casi in modo marcato, soprattutto in materia di politica economica. Gli esperti di Vontobel hanno analizzato attentamente i programmi elettorali dei due partiti statunitensi e ne hanno ricavato due indici. Alla base di queste strategie c'è la consapevolezza storica che determinati settori - e quindi anche singole società - potrebbero trarre vantaggio da una presidenza. Il potenziale impatto dei risultati elettorali sui prezzi delle azioni è di conseguenza elevato.

Uno dei settori su cui si concentrano i Democratici è quello delle energie rinnovabili. Qui Kamala Harris vuole continuare le politiche dell'amministrazione Biden, proprio come ha fatto con la mobilità elettrica. Promette inoltre di migliorare l'assistenza medica e di semplificare l'accesso ai farmaci. Inoltre, i Democratici intendono promuovere le innovazioni tecnologiche e garantire agli Stati un'adeguata copertura di importanti beni di consumo.

Donald Trump, al contrario, non è esattamente un amico dell'energia verde. Vuole invece sostenere l'industria petrolifera statunitense e puntare sull'energia nucleare. Un'altra questione fondamentale per i repubblicani è la sicurezza nazionale, compresa la promozione delle tecnologie di difesa. Inoltre, gli Stati Uniti dovrebbero essere più isolati a favore della produzione nazionale. In generale, Trump e il suo partito sono favorevoli alla deregolamentazione e a basse tasse sulle imprese.

Membri di spicco dell'indice

Le differenze sopra descritte si riflettono nella composizione iniziale dei due benchmark. Il Vontobel Democrat 2024 US Election Index è caratterizzato da tecnologia, industria e consumi discrezionali. A questi si aggiungono i titoli del settore sanitario e, naturalmente, gli specialisti delle energie rinnovabili. Tra i singoli titoli di spicco di questa selezione figurano il produttore di chip Broadcom, l'azienda farmaceutica Eli Lilly, l'operatore ferroviario Union Pacific, la catena di supermercati Walmart e l'azienda fotovoltaica First Solar.

Il settore finanziario è considerato un potenziale beneficiario della deregolamentazione. È quindi logico che questo settore abbia un peso superiore al 15% nell'indice Vontobel Republican 2024 US Election. Tra i pesi massimi figurano Bank of America e JPMorgan. L'inclinazione di Trump per i combustibili fossili si riflette nell'inclusione delle multinazionali del petrolio Exxon Mobil e Chevron. Altri beneficiari del suo ritorno alla Casa Bianca sono Palantir Technologies, specializzata in software di sicurezza, e il gruppo aerospaziale GE Aerospace.

Ciascuno dei due indici comprende un totale di 30 società. La composizione non è fissa e può essere modificata in qualsiasi momento. Ciò garantisce che gli esperti responsabili tengano conto dei cambiamenti politici negli Stati Uniti.

Cambio di rotta nella politica monetaria

Per quanto importante sia l'esito delle elezioni, ci sono altri parametri che influenzano Wall Street. Tra questi spicca la politica monetaria. È interessante notare che la Federal Reserve statunitense terrà la sua prossima riunione il 6 novembre, appena un giorno dopo le elezioni. A settembre, la Federal Reserve ha annunciato un cambiamento di rotta e ha abbassato il tasso di riferimento di 50 punti base, portandolo al nuovo intervallo tra il 4,75% e il 5,0%. Poiché la pressione inflazionistica sta lentamente diminuendo e l'economia statunitense non è più così brillante, è probabile che le autorità monetarie seguano il loro esempio. Lo stesso presidente della Fed, Jerome Powell, prospetta tagli dei tassi di interesse di 25 punti base ciascuno per novembre e dicembre. Gli investitori sperano in qualcosa di più. All'inizio di ottobre, i tassi a termine del mercato monetario indicavano una riduzione del “tasso obiettivo” di 75 punti base entro la fine dell'anno. Questo scenario ha favorito Wall Street, con l'indice S&P® 500 che ha raggiunto livelli record. In breve: in dirittura d'arrivo dell'anno borsistico 2024, la politica reale e quella monetaria stanno regalando molte emozioni.

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