Dopo aver segnato un record storico a luglio a 2.859 miliardi, il debito dovrebbe rimanere stabile a settembre a 2.840 miliardi.
Da questo livello oscillerà sino a fine anno per chiudere in una zona compresa tra 2.832 e 2.862 miliardi.
Nella Nota di aggiornamento al Documento di economia e finanza (NaDEF) il Governo stima un debito a fine anno a 2.874 miliardi.
Secondo le nostre stime, il debito riprenderà a correre a inizio 2024 terminando i primi sei mesi in una zona intermedia tra 2.906 e 2.972 miliardi (l'intervallo di confidenza tra minimo e massimo per il momento è ancora piuttosto ampio).
Il grafico presenta con una linea rossa i dati ufficiali pubblicati da Banca d'Italia, e prosegue in grigio con i valori stimati dalla Mazziero Research.
La tabella di affidabilità indica le differenze tra i valori ufficiali e le stime precedentemente fatte dalla Mazziero Research.
I dati ufficiali
Debito pubblico: 2.841 miliardi (diminuzione)
Relativo a: agosto 2023
Pubblicato il: 16 ottobre 2023
STIME Mazziero Research
La stima a settembre 2023
2.840 miliardi (stabile)
Intervallo confidenza al 95%
compreso tra 2.832 e 2.848 miliardi
Dato ufficiale verrà pubblicato il: 15 novembre 2023
La stima a dicembre 2023
Compreso tra 2.832 e 2.862 miliardi
Intervallo confidenza al 95%
Dato ufficiale verrà pubblicato il: 15 febbraio 2024
La stima a giugno 2024
Compreso tra 2.906 e 2.972 miliardi
Intervallo confidenza al 95%
Dato ufficiale verrà pubblicato il: 16 agosto 2024
Stima del PIL
Le stime preliminari Istat del PIL italiano nel 3° trimestre hanno indicato una crescita piatta tra luglio e settembre confermando l'attuale clima di stasi economica dell'Italia.
Stimiamo un leggero arretramento dello 0,1% nel 4° trimestre che porterebbe a un risultato annuale del PIL allo 0,6%.
RENDIMENTI ALL'EMISSIONE BTP 10 ANNI
L'asta di fine ottobre dei BTP decennali si è chiusa con rendimenti al 4,76%, leggermente inferiori al 4,93% di settembre ma sempre nella fascia elevata delle emissioni 2023.
Sino a questo punto non ci sono state sorprese sul versante del rating, Standard & Poor's e DBRS hanno mantenuto la valutazione precedente.
A fine settimana arriverà Fitch e dopo sette giorni Moody's che aveva minacciato in primavera un declassamento a Bond spazzatura dei titoli governativi italiani. Moody's al momento è l'agenzia che conserva il giudizio più critico nei confronti dell'Italia.
Il grafico mostra le differenti valutazioni tra le varie agenzie, mentre sotto viene riportato il calendario sino a fine anno.
di Maurizio Mazziero
mazzieroresearch.com
Le informazioni contenute in questo sito non costituiscono consigli né offerte di servizi di investimento.
Leggi il Disclaimer »