Debito in calo a novembre

Maurizio Mazziero Maurizio Mazziero - 10/01/2023 11:11

STIMA DEBITO SINO A GIUGNO 2023

 

 

Il commento della Mazziero Research

Il debito pubblico ha segnato un nuovo record storico di 2.771 miliardi a ottobre; un valore molto al di sopra delle nostre stime spinto da un aumento delle disponibilità liquide del Tesoro per limitare le emissioni di titoli di Stato sul finire dell'anno.
A novembre dovremmo assistere a un calo del debito a 2.760 miliardi, diminuzione che dovrebbe proseguire anche nell'ultimo mese dell'anno in una forchetta che al momento stimiamo tra 2.744 e 2.759 miliardi. 
Si tornerà poi a salire da gennaio superando prima di giugno i 2.800 miliardi. 

Il grafico presenta con una linea rossa i dati ufficiali pubblicati da Banca d'Italia, e prosegue in grigio con i valori stimati dalla Mazziero Research.

 

I dati ufficiali
Debito pubblico: 2.771 miliardi (forte aumento)
Relativo a: ottobre 2022
Pubblicato il: 15 dicembre 2022


STIME Mazziero Research

La stima a novembre 2022
2.760 miliardi (diminuzione)
Intervallo confidenza al 95%
compreso tra 2.752 e 2.768 miliardi
Dato ufficiale verrà pubblicato il: 16 gennaio 2023

La stima a dicembre 2022
Compreso tra 2.744 e 2.759 miliardi
Intervallo confidenza al 95%
Dato ufficiale verrà pubblicato il: 15 febbraio 2023

La stima a giugno 2023
Compreso tra 2.826 e 2.871 miliardi
Intervallo confidenza al 95%
Dato ufficiale verrà pubblicato il: 16 agosto 2023



Analisi, stime e un'ampia rassegna dei dati economici italiani sono disponibili nel 48° Osservatorio trimestrale dei dati economici italiani pubblicato il 6 dicembre 2022.

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STIME SUL CONSUMO NAZIONALE DI GAS

 

Buone notizie sul livello delle scorte di gas che come da nostre stime dei mesi scorsi confermiamo più che sufficienti per superare l'inverno.

Nel grafico sopra gli istogrammi blu presentano il livello delle scorte, che tendono man mano a diminuire per l’utilizzo nei mesi più freddi. In rosso troviamo il consumo, che abbiamo posto pari a quello dell’anno scorso; mentre in verde viene indicato il livello delle importazioni mensili, stimato pari a quello del luglio scorso, ma azzerando il flusso dalla Russia, che attualmente in minima parte sta ancora arrivando.
 
È possibile così notare che le scorte raggiungerebbero il punto minimo a marzo a 5,3 miliardi di metri cubi, un livello che costituisce un buon margine di sicurezza.
 
Una volta superato l’inverno, si riaprirà la sfida con la rincorsa di tutti i governi europei al riempimento degli stoccaggi per l’inverno prossimo. Sul finire dell’estate potrebbero ancora verificarsi alti prezzi del gas, ma probabilmente al di sotto della soglia di 180 euro per Megawattora, indicata dalla Commissione Europea come Price Cap.

 

Resteranno invece elevati i noli delle navi metaniere influenzati anche dai tempi di attesa per lo scarico dovuti a una insufficiente capacità di rigassificazione in ambito europeo.

 

GRAFICO DEI RATING E CALENDARIO 2023


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