Ulteriore aumento del debito nella rilevazione di maggio che verrà pubblicata da Banca d'Italia il 15 luglio.
Stimiamo una crescita di 15 miliardi rispetto al dato di aprile e un proseguimento al rialzo anche nei due mesi successivi.
Da luglio dovrebbe iniziare la fase di stabilizzazione sino a fine anno.
Secondo le stime Mazziero Research il debito dovrebbe raggiungere i 2.950-2.960 miliardi a giugno per poi chiudere l'anno in una forchetta compresa tra 2.940 e 2.991 miliardi.
Il grafico presenta con una linea rossa i dati ufficiali pubblicati da Banca d'Italia, e prosegue in grigio con i valori stimati dalla Mazziero Research.
La tabella di affidabilità indica le differenze tra i valori ufficiali e le stime precedentemente fatte dalla Mazziero Research.
I dati ufficiali
Debito pubblico: 2.906 miliardi (forte aumento - nuovo record)
Relativo a: aprile 2024
Pubblicato il: 14 giugno 2024
STIME Mazziero Research
La stima a maggio 2024
2.921 miliardi (forte aumento - nuovo record)
Intervallo confidenza al 95%
compreso tra 2.913 e 2.929 miliardi
Dato ufficiale verrà pubblicato il: 15 luglio 2024
La stima a giugno 2024
Compreso tra 2.950 e 2.960 miliardi
Intervallo confidenza al 95%
Dato ufficiale verrà pubblicato il: 16 agosto 2024
La stima a dicembre 2024
Compreso tra 2.940 e 2.991 miliardi
Intervallo confidenza al 95%
Dato ufficiale verrà pubblicato il: 14 febbraio 2025
PIL 2024
Non ci sono variazioni: il PIL è da noi stimato in crescita dello 0,9% nel 2024. Manteniamo le nostre stime per il 2° trimestre del 2024 al +0,3%, del 3° trimestre al +0,2% e il 4° a -0,1% (parte superiore della tabella).
FOCUS SUI TITOLI DI STATO
Il grafico qui sopra mostra la detenzione del debito pubblico per tipo di investitori: il 72% è in mani italiane mentre il restante 28% è detenuto dall'estero. Questa quota comprende anche la detenzione di cittadini italiani attraverso strumenti di diritto estero (es. SICAV)
Del 72% detenuto in Italia il 24% è nelle mani della Banca d'Italia, il 22% nelle banche commerciali, il 12% da assicurazioni, fondi pensione e risparmio gestito, poco meno del 14% la quota di famiglie e imprese.
Qui sopra possiamo vedere la ripartizione delle scadenze dei titoli di Stato sino al 2072; è possibile notare il progressivo svuotamento relativo al 2024.
Piuttosto scarichi gli anni 2027 e 2029 che probabilmente attireranno le nuove emissioni dei prossimi mesi.
In questo grafico avviciniamo il nostro zoom sulle scadenze e vediamo gli importi dei prossimi mesi sino a fine anno.
Spicca la scadenza di settembre per 47,5 miliardi, che potrebbe incontrare delle criticità nei rinnovi qualora la ripresa dopo la pausa estiva coincidesse con condizioni avverse di mercato. Meno rilevante la scadenza di dicembre i cui rinnovi probabilmente slitteranno a gennaio.
Continua la tendenza in aumento dei rendimenti all'emissione dei BTP a 10 anni.
Come si può notare dal grafico, i rendimenti sono progressivamente cresciuti dal 3,67% di marzo al 4,01% di giugno; il beneficio del ribasso dello 0,25% dei tassi BCE al 4,25% è stato pressoché nullo.
Il grafico mostra la curva dei rendimenti dei BTP su scadenze differenti.
È possibile notare un premio per chi investe in BTP a breve scadenza (sino a 2 anni) al 3,46% che compensa future riduzioni dei rendimenti.
Segue una fase graduale di crescita dal 3,30% a 3 anni sino al 3,58% a 7 anni, per poi trovare un aumento più marcato al 3,94% per i BTP a 10 anni che prosegue sino al 4,51% sulle scadenze trentennali.
Grafico del Rating e Calendario 2024
Il 12 luglio è previsto l'appuntamento del rating con Scope che tuttavia non dovrebbe presentare sorprese conservando la valutazione BBB+.
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