Ho pubblicato lo scorso 11 febbraio un’analisi relativa all’Chf/Jpy (https://bit.ly/3sehVUM) intitolata “Chf/Jpy: entro un mese un segnale importante.”, mentre oggi voglio vedere che cosa è accaduto da allora.
Come di consuetudine, riporto la strategia operativa che trovate all’indirizzo come sopra.
“Long su tenuta di 116.3/0 e sopra 119 con obiettivi rispettivi 118.4/119 e 121.50, poi 124 e 128/30. Short sotto 116 con obiettivi 114 e 111.50, poi 109 e 107.”.
Nel nostro caso, la tenuta di 116.3/0 (realizzato 115.98) ha favorito qualche long e il raggiungimento del primo obiettivo posto a 118.4/119.0 (realizzato 118.74).
Un piccolissimo rimpianto; non sono andato short in caso di mancato superamento di 118.4/119.0; area già interessata pochi giorni dopo la pubblicazione della precedente analisi.
Mai piangere sul latte versato. E, soprattutto, cercare di non versare mai il latte …
Non avevo consigliato di andare short, in corrispondenza della resistenza come sopra, in quanto ero in attesa di un segnale importante, visto che 118.4/119.0 era un vero e proprio bivio (vedi “ma si avvicina a un bivio”).
L’ostacolo ha confermato la sua validità tenendo conto dei vari massimi relativi realizzati proprio tra 118.4 e 119.0, mentre ora la divisa elvetica tende a indebolirsi.
Lo scenario puramente tecnico di breve periodo è neutrale tra 116 e 119 e sfrutteremo tale area in un’ottica di stretto trading. Attenderemo quindi pazientemente il superamento di 119 o il cedimento di 116 prima di accendere qualche posizione di più ampio respiro.
Per il momento è probabile un ulteriore calo.
Direi di proseguire in questo modo e ripropongo, esattamente, la precedente strategia operativa.
Long su tenuta di 116.3/0 e sopra 119 con obiettivi rispettivi 118.4/119 e 121.50, poi 124 e 128/30. Short sotto 116 con obiettivi 114 e 111.50, poi 109 e 107.”.
Possibile anticipare qualche short a 117.50 con obiettivo 116 e successivi.
A disposizione
Articolo a cura di Giovanni Maiani
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