Calendario macro: i market mover della settimana

Rossana Prezioso Rossana Prezioso - 27/02/2023 08:56

Settimana ricca di dati macro particolarmente importanti che vedranno protagonista, oltre all’Europa, anche l’Italia per tutta la settimana. Fiducia di imprese e consumatori, fatturato industria e servizi, inflazione e tasso di disoccupazione saranno appuntamenti che attireranno l’attenzione degli osservatori e degli operatori. Ma Roma sarà in buona compagnia dal momento che nei prossimi giorni saranno resi noti dati macro estremamente importanti anche per altre economie come quella tedesca e francese. 
 

Lunedì: fiducia di imprese e consumatori 

 

Il primo giorno della settimana vedrà in prima fila, oltre all’appuntamento con Tokyo per il leading indicator giapponese di dicembre, l’Eurozona, in generale, e l’Italia in particolare. Infatti saranno resi i noti i dati di febbraio riguardanti la fiducia di imprese e consumatori sia di Roma che dell’intero Vecchio Continente con quest’ultimo che conoscerà, sempre su febbraio, anche lo stato della fiducia dell’economia. Altro fattore che offrirà spunti di riflessione sarà, per l’Eurozona, il dato 3M di gennaio. Dall’altra parte dell’oceano, poi, arriveranno una lunga lista di dati macro tra cui: ordini beni durevoli, vendita di case in corso (entrambi di gennaio) e indice Fed di Dallas di febbraio. 

 

Martedì: singole storie dall’Europa

 

Saranno le singole storie europee a catalizzare l’attenzione. Come sempre si partirà, per questini di fuso orario, dal Giappone, in particolare dalla produzione industriale e dalle vendite al dettaglio di gennaio. Dopo un breve salto in Germania pe i prezzi import di gennaio si passerà in Francia con il PIL del quarto trimestre, i consumi familiari di gennaio e i prezzi al consumo di febbraio dato, quest’ultimo, che riguarderà anche la Spagna. Per l’Italia sarà la volta della bilancia commerciale extra Ue di gennaio, del fatturato industria di dicembre e di quello dei servizi (quarto trimestre). Dagli USA, infine, si attenderanno le scorte all’ingrosso di gennaio, l’indice FHFA prezzi casi di dicembre e, su febbraio, il PMI Chicago ,la fiducia dei consumatori e l’indice Fed Richmond 
 

Mercoledì: PMI manifatturiero ed economia tedesca

 

Sarà senza dubbio la Germania la nazione sotto i riflettori, almeno nella prima parte della giornata dal momento che anche gli USA, nel pomeriggio, avranno la loro ampia parte sui mercati. Ma procediamo con ordine. La mattina si aprirà con i dati dal Giappone e in particolare con quel PMI manifatturiero di gennaio che riguarderà anche gli USA e l’Eurozona. Anche la Cina avrà a che fare con il PMI (Caixin) manifatturiero, ma di febbraio. Guardando all’Europa in scena ci saranno: Germania (vendite al dettaglio di gennaio, prezzi al consumo e tasso di disoccupazione di febbraio), Gran Bretagna (crediti al consumo e M4 entrambi di gennaio). Gli USA, invece, alzeranno il velo sulle spese costruzioni di gennaio, l’ISM manifatturiero di febbraio e i dati settimanali sulle scorte di petrolio. 
 

Giovedì: inflazione italiana 

 

La giornata parte come sempre dal Giappone con la fiducia consumatori di gennaio. Ancora dati macro in arrivo per l’Italia. Roma, infatti, conoscerà i suoi prezzi al consumo di febbraio e il suo tasso di disoccupazione di gennaio. Ma l’inflazione e il tasso di disoccupazione chiameranno in causa anche l’Eurozona. Washington, invece, testerà la sua economia sul fronte della produttività e sul costo unitario del lavoro del quarto trimestre. Inoltre alzerà il velo sui dati settimanali delle richieste dei sussidi di disoccupazione e degli stoccaggi gas.

 

Venerdì: ancora Italia e PMI

 

Si parte subito con il mondo del lavoro nipponico (tasso di disoccupazione di gennaio) e il PMI Caixin servizi cinese (febbraio). Ma sarà l’Europa ad avere gli appuntamenti più importanti. Infatti oltre alla bilancia commerciale tedesca (gennaio) e la produzione industriale francese (gennaio), sul tavolo degli osservatori arriveranno i dati italiani del PIL quarto trimestre mentre pre l’Eurozona ci saranno i numeri del PMI composito e servizi di febbraio e dei prezzi alla produzione di gennaio. Dall’altra parte dell’oceano, invece, l’attesa sarà per i PMI servizi e composito di febbraio e l’ISM non manifatturiero, anch’esso di febbraio. 

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