Calendario macro: i market mover della settimana

Rossana Prezioso Rossana Prezioso - 13/02/2023 08:58

Settimana breve sul fronte del calendario macroeconomico. Infatti la prima giornata non presenta dati macro di rilievo mentre il carnet delle restanti sembra essere particolarmente affollato di appuntamenti molto importanti, a partire dall’aggiornamento dell’inflazione USA e della Gran Bretagna di gennaio. Ma non solo. Il PIL dell’eurozona e del Giappone (dato provvisorio) le vendite al dettaglio e i prezzi alla produzione statunitensi sono solo altri due esempi di una settimana particolarmente ricca di attese. 
 

Martedì: focus PIL e inflazione USA

Il prodotto interno lordo del Giappone e dell’Eurozona di gennaio (dato provvisorio), sarà solo uno dei tanti dati macro in uscita nella seconda giornata della settimana dal momento che, come anticipato in apertura, il lunedì non sembra offrire nulla di rilevante per gli analisti. Ma Tokyo sarà ancora protagonista delle prime ore della giornata con la sua produzione industriale di dicembre. Passando, invece, all’Europa, osservati speciali saranno Francia (tasso di disoccupazione di dicembre) e Germania (prezzi all’ingrosso di gennaio). Ma il mondo del lavoro coinvolgerà anche Londra che conoscerà il suo tasso di disoccupazione (quarto trimestre) oltre alle richieste riguardanti i sussidi di disoccupazione. Al centro della scena, però, resta il Vecchio Continente con l’occupazione e il PIL, entrambi del quarto trimestre e con dato provvisorio. In chiusura un dato macro di estrema importanza: i prezzi al consumo di gennaio dagli Stati Uniti. 
 

Mercoledì: il giorno dell’inflazione

Prezzi al consumo di dicembre Gran Bretagna e Spagna (gennaio) ma anche, per Londra, quelli alla produzione, sempre di gennaio. Sarà Washington, però, a fare la parte del leone con le vendite al dettaglio e la produzione industriale di gennaio (dato rivisto), l’Empire State Index di febbraio, le scorte e le vendite all’industria di dicembre, l’indice NAHB di febbraio e, tra i dati settimanali, sono da citare le scorte di petrolio e le richieste di mutui.
 

Giovedì: settore immobiliare USA

Per i noti motivi di fuso orario i primi dati macro in arrivo saranno del Giappone con gli ordini macchinari core (dicembre) e la bilancia commerciale (gennaio). Dato simile per l’Italia che conoscerà la bilancia commerciale globale di dicembre. Sarà poi la volta della lunga lista di dati macro in arrivo dagli States. Nello specifico: PhillyFed di febbraio, prezzi alla produzione di gennaio, apertura cantieri e i numeri provvisori dei permessi edilizi (entrambi di gennaio) e, sul fronte dei dati settimanali, richieste di sussidi di disoccupazione stoccaggi gas. 

 

Venerdì: ancora prezzi sotto i riflettori

Nuovamente i prezzi sotto i riflettori. In particolare quelli alla produzione tedeschi (gennaio) e quelli al consumo francesi (gennaio) oltre a quelli statunitensi import/export (gennaio). Tornando in Europa, inoltre, sono da ricordare anche i dati inglesi riguardanti le vendite al dettaglio di gennaio e le partite correnti della zona euro. A chiudere la settimana sarà il leading indicator USA di gennaio. 




 

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