Calendario macro: i market mover della settimana

Rossana Prezioso Rossana Prezioso - 28/02/2022 10:08

Scorrendo brevemente l’agenda settimanale, i primi dati che saltano all’occhio sono quelli riguardando i prezzi al consumo (dato preliminare) di febbraio in alcune Nazioni europee, tra cui l’Italia, e il dato sulla situazione del settore lavoro negli States, sempre per febbraio, e in Giappone, questa volta di gennaio. Ovviamente, come sempre accade, non sono gli unici. Infatti l’attesa degli operatori riguarda anche i numeri dei PMI europei, statunitensi, cinesi e giapponesi di febbraio. Attesa anche per appuntamenti come la pubblicazione delle minute dell’ultima riunione della BCE di febbraio e per l’appuntamento con l’OPEC previsto per il 2 marzo.

Lunedì: inflazione in Spagna

La settimana si apre con una serie di dati riguardanti, tra le altre cose, l’inflazione di febbraio in Spagna (dato preliminare). Si tratta del primo di una lunga lista di rilevazioni che riguarderanno molti Paesi europei. Tra gli appuntamenti da sottolineare ci sono anche: le vendite al dettaglio e la produzione industriale (entrambi in Giappone ed entrambi riferiti a gennaio) mentre per gli Stati Uniti si guarderà ai PMI e all’indice Fed Dallas, entrambi di febbraio. Importantissimi anche i numeri delle scorte ingrosso di gennaio.

Martedì: prezzi al consumo in Italia e Germania

Per chi osserva la realtà economica italiana, martedì sarà un giorno particolarmente importante. Infatti saranno pubblicati i numeri dell’inflazione (dato preliminare) di febbraio in Italia e Germania. Berlino, però, potrà conoscere anche lo stato delle sue vendite al dettaglio di gennaio. PMI manifatturiero di febbraio per Giappone, Europa, USA e Cina (Caixin) mentre la Gran Bretagna conoscerà il dato 4Me i crediti al consumo di gennaio. Infine, per Washington, oltre al già citato dato sui PMI, in arrivo anche ISM manifatturiero (febbraio) e spese costruzioni (gennaio).

Mercoledì: occupati ADP in USA

Agenda relativamente snella ma caratterizzata da appuntamenti estremamente significativi. Si parte con il tasso di disoccupazione tedesco di febbraio e i prezzi al consumo in Europa, sempre su febbraio, con una nota interessante che riguarda la disoccupazione in Spagna nello stesso mese. Dall’altra parte dell’oceano, invece, sarà la volta dell’importantissimo dato sugli occupati ADP di febbraio. Parallelamente sono da segnalare anche i dati settimanali sulle richieste mutui e, soprattutto, sulle scorte di petrolio, dato che risulta estremamente interessante vista la guerra in Ucraina.

Giovedì: Europa in primo piano

Vecchio Continente protagonista. In questa giornata saranno infatti pubblicati molti dati riguardanti l’economia del Vecchio Continente. In particolare: PMI composito e servizi di febbraio, prezzi ala produzione e tasso di disoccupazione di gennaio. Quest’ultimo riguarderà anche l’Italia. Dall’Asia arriveranno i numeri del PMI servizi Caixin di febbraio per la Cina e la fiducia dei consumatori, sempre di febbraio, per il Giappone. Lunga, infine, l’agenda riguardante l’economia a stelle e strisce. Infatti oltre al PMI composito e dei servizi di febbraio, sempre per lo stesso mese sono previsti l’ISM non manifatturiero e il challenger licenziamenti. A gennaio, invece, si riferiranno i risultati degli ordini all’industria. Infine saranno pubblicati anche i dati settimanali di stoccaggi gas e richieste sussidi di disoccupazione mentre il dato della produttività riguarderà l’intero quarto trimestre dello scorso anno.

Venerdì: settore lavoro USA

L’argomento principe del giorno sarà il settore lavoro. Infatti il primo dato di una certa importanza che sarà pubblicato riguarderà il tasso di disoccupazione di gennaio in Giappone. Lo stesso dato, ma per il mese di febbraio, riguarderà anche gli USA che conosceranno anche la variazione occupati dello stesso mese. Chi, invece, guarda all’Italia attenderà la pubblicazione del dato sul PIL tricolore del quarto trimestre. Per l’Europa sarà la volta delle vendite al dettaglio di gennaio mentre Francia e Germania conosceranno rispettivamente: produzione industriale e bilancia commerciale, entrambe si gennaio.

Articolo a cura di Rossana Prezioso

 

 

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