Calendario macro: i market mover della settimana

Rossana Prezioso Rossana Prezioso - 22/03/2021 13:18

Dopo la conferma, da parte delle Banche Centrali più importanti, delle attuali politiche monetarie, adesso le attenzioni degli operatori tornano a confrontarsi con i dati economici in senso stretto. In particolare con quelli riguardanti i PMI (dato provvisorio) a livello internazionale e, soprattutto, il PIL USA del quarto trimestre.

Lunedì: immobiliare USA

In realtà non sono molti i dati previsti in apertura di settimana. Tra quelli maggiormente di spicco si segnalano le partite correnti dell’Eurozona di gennaio e i numeri delle vendite di case esistenti negli Stati Uniti. Da citare, sempre da Washington, le cifre di febbraio dell’indice CFNAI, ovvero il report mensile del Chicago Federal Reserve Bank riguardanti le attività economiche del settimo distretto.

Martedì: industria italiana sotto i riflettori

Italia in primo piano con i risultati di gennaio sia di ordini che di fatturato dell’industria. Poco prima, però, sarà la Gran Bretagna ad attirare l’attenzione degli operatori. In particolare con i risultati riguardanti il tasso di disoccupazione di gennaio e le richieste dei sussidi di disoccupazione di febbraio. Infine, dagli USA, sarà la volta delle partite correnti del quarto trimestre e dei numeri sulle vendite di case nuove di febbraio. Infine, da citare anche l’indice Fed Richmond di marzo.

Mercoledì: il giorno dei PMI

Come specificato in apertura, tornano i dati PMI (dato provvisorio). Nello specifico, per questioni di fuso orario, si conosceranno i risultati del PMI manifatturiero nipponico  di marzo. Solo successivamente saranno pubblicati quelli UE (manifatturiero, composito e servizi) e, sempre di marzo, quelli USA (manifatturiero e servizi). Guardando al resto d’Europa, da citare la fiducia dei consumatori di marzo mentre, sul panorama anglosassone, si ricorda la pubblicazione dei prezzi al consumo e alla produzione, entrambi di febbraio. Dagli USA, invece, oltre ai già citati PMI, arriveranno anche i dati su: ordini di beni durevoli (febbraio) e, tra i dati settimanali, le scorte di petrolio e le richieste settimanali sui mutui.

Giovedì: PIL USA

Indubbiamente il dato macro più atteso nella giornata di giovedì, sarà quello del PIL USA del quarto trimestre. Sempre dall’altra parte dell’oceano, verranno rese note le richieste dei sussidi settimanali di disoccupazione. In Europa, invece, l’attesa è per il dato M3 (febbraio). Guardando ai singoli Paesi, poi, occhio a: Spagna (prezzi alla produzione di febbraio), Francia (fiducia delle imprese di marzo), Germania (indice GFK di aprile). Per l’Italia sarà invece la volta della bilancia commerciale extra UE.

Venerdì: indice IFO tedesco

Dati economici particolarmente interessanti quelli che si affacciano alla finestra dell’ultimo giorno della settimana. In particolare l’indice IFO tedesco di marzo. Ma non solo. Anche la Spagna avrà la sua parte con il PIL del quarto trimestre. Inoltre attenzione a: vendite al dettaglio della Gran Bretagna (febbraio), mentre per l’Italia sarà la volta di fiducia di imprese e consumatori (marzo). Per quanto riguarda gli USA, invece, sarà la volta di spese e redditi personali di febbraio e, in ultimo, numeri sulla misura dei consumatori di marzo secondo la rilevazione dell’Università del Michigan.

Articolo a cura di Rossana Prezioso

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