Attenzione alle minusvalenze del 2011! Ecco come recuperarle!

Gabriele Bellelli Gabriele Bellelli - 08/12/2015 17:15

Siamo ormai giunti a fine 2015 e, dal punto di vista fiscale, stanno giungendo a scadenza le minusvalenze realizzate nel corso dell'anno 2011.

Dal momento che sono state contratte, sarebbe stupido lasciarle scadere ed ogni investitore saggio dovrebbe cercare di recuperarle.

 

Ma per evitare di fare confusione nella mente del piccolo risparmiatore, direi di partire dalle basi e di procedere per gradi...

 

 

Cosa sono le minusvalenze?

Le minusvalenze sono le perdite subite nell’investire il proprio denaro sui mercati finanziari.
In pratica, sono la differenza negativa tra il prezzo di acquisto e quello di vendita di un prodotto finanziario.
Ad esempio, se acquisto 2.000 azioni Alfa a 10 € e le rivendo a 8, subisco una minusvalenza che ammonta a (8-10) * 2.000 = - 4.000 €.

 

 

Le minusvalenza hanno una scadenza? 

Si, purtroppo, dal punto di vista fiscale le minusvalenze possono essere compensate entro 4 anni attraverso la compensazione con plusvalenze (guadagni) successivamente maturate.
In pratica quindi, le minusvalenze contratte durante l’anno 2011 possono essere compensate entro 4 anni, e quindi entro il 31 dicembre 2015.

 

 

Tutti i prodotti finanziari permettono di recuperare le minusvalenze?
No, purtroppo non tutti i prodotti finanziari permettono di recuperare le minusvalenze.

Il fisco italiano fà di tutto per metterci i bastoni tra le ruote, dovete infatti sapere che il fisco italiano distingue i prodotti finanziari tra quelli che producono "reddito di capitale" e "reddito diverso".

Questa differenza non è solo nozionistica ma incide direttamente sul tema fiscale, dal momento che le minusvalenze possono essere prodotte attraverso tutti i prodotti finanziari, mentre, al contrario, possono essere compensate solo con i prodotti finanziari che producono "reddito diverso"!

 

 

 

Quali sono i prodotti finanziari che producono reddito di capitale?

I prodotti finanziari che generano "reddito di capitale" , e che quindi non sono utili per compensare minusvalenze, sono gli ETF, i fondi comuni di investimento ma anche le cedole delle obbligazioni ed i dividendi delle azioni.

 

 

 

Quali sono i prodotti finanziari che producono reddito diverso?

I prodotti finanziari che generano "reddito diverso", e che quindi permettono di recuperare minusvalenze, sono le azioni, le obbligazioni, gli etc ed i certificates.

 

 

La tabella sottostante riassume la tipologia di reddito prodotto dai principali strumenti finanziari e se sono in grado di recuperare minusvalenze:

 

Strumento finanziario Tipologia reddito prodotto Recupero minusvalenze
Capital gain obbligazioni Reddito diverso Si
Cedola obbligazioni Reddito di capitale No
Capital gain azioni Reddito diverso Si
Dividendo azioni Reddito di capitale No
Capital gain ETF Reddito di capitale No
Dividendo ETF Reddito di capitale No
Capital gain Fondi Reddito di capitale No
Dividendo Fondi Reddito di capitale No
Capital gain ETC Reddito diverso si
Certificati Reddito diverso Si
Derivati Reddito diverso Si

 

 

Dopo aver compreso quali prodotti finanziari sono efficienti dal punto di vista fiscale, è giunto il momento di specificare che per recuperare una minusvalenza, occorre realizzare una plusvalenza, e quindi vendere un prodotto a "reddito diverso" che si trova in guadagno.

 

Ad esempio, ipotizziamo di avere acquistato  a 2 € una quantità di 2.000 azioni Beta che in questo momento quotano 3 €.

Vendendo le 2.000 azioni a 3 €, si realizzerebbe una plusvalenza di (6.000-4.000=2.000 €) che possiamo mettere a compensazione con le precedenti minusvalenze,come i 4.000 € persi nell’esempio precedente sul titolo Alfa.

In questo modo, la plusvalenza maturata andrà a compensare le minusvalenze maturate e su di essa non si pagherà il capital gain.
Il prodotto venduto potrà essere riacquistato e rimesso in portafoglio il giorno seguente (non il giorno stesso per motivi fiscali)!

 

In tema di azioni, certificates ed ETC non ci sono ulteriori particolari attenzioni da adottare.

Al contrario invece, in tema di obbligazioni, è consigliabile privilegiare la vendita delle obbligazioni corporate che sono tassate al 26%, e quindi in modo maggiore rispetto ai titoli di stato (ed equiparati) sui quali l'imposta è più leggera (12,50%).

 

Un’ultima precauzione: attenzione al tempismo!
Queste operazioni andrebbero effettuate entro almeno 3 giorni lavorativi (con mercati finanziari aperti) prima della fine dell’anno.
 

 

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Gabriele

 

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