REPORT 30 GENNAIO 2023
FTSEMIB: ll Ftsemib continua a correre. La crescita economica dell’Italia è buona e la borsa la premia. Abbiamo più volte sottolineato la maggiore forza dell’indice italiano rispetto a quelli esteri e dopo il rally di inizio anno arriva l’ulteriore buona notizia della rottura della resistenza a 26mila punti confermata in chiusura settimanale. Siamo oramai vicini a recuperare tutta la perdita del 2022. Un traguardo di breve a 28mila punti non è più utopia. Supporti a 26mila e 25mila punti.
DAX: Il Dax non romba nelle ultime sedute come il Ftsemib. Rimane una impostazione tecnica positiva ma un po’ più fragile dove è più evidente un rischio ritracciamento verso il supporto a 14700 punti.
S&P500: finalmente i mercati americani seguono quelli europei con ben tre mesi e mezzo di ritardo. La trendline ribassista è stata rotta in chiusura settimanale. La stagionalità sfavorevole di febbraio impone però di tenere gli occhi bene aperti per evitare il rischio di una trappola per tori.
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NASDAQ: Anche il Nasdaq rompe la trendline ribassista. Rimane un importante ultimo ostacolo: la resistenza statica a 12250, oltre la quale il trend ribassista iniziato a febbraio 2022 dovrebbe dirsi tecnicamente concluso. Rimane solo incognita febbraio.
EURUSD: Anche la resistenza che avevamo indicato come target a 1,0870 nel report precedente è stata raggiunta e superata. Salvo un ripiegamento sotto 1,0650 a negare il segnale di forza, il nuovo target sarà 1,12.
BTP: La resistenza statica a 117,60 ha respinto le ambizioni dei tori sul BTP. E’ presto per un segnale di conferma di inversione del trend di medio periodo da ribassista a rialzista.
CRUDE OIL: l’unico mercato che rimane laterale da un mese e mezzo è il petrolio. Il trading range è ampio, la volatilità non è contenuta ma finché non verrà rotta la resistenza a 83,40 dollari il destino sarà rimanere laterali.
Di Enrico Malverti
www.enricomalverti.com
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