Analisi della nuova obbligazione Barclays a tasso misto 2033

Gabriele Bellelli Gabriele Bellelli - 14/02/2023 13:30

Il ritrovato interesse dei risparmiatori per il mercato obbligazionario, che ha ripreso a fornire rendimenti interessanti che non si vedevano da anni, ha richiamato l’attenzione anche di un emittente che era assente dal mercato italiano da una decina di anni.
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Mi riferisco a Barclays che oggi torna sul mercato obbligazionario italiano con l’obbligazione “Barclays TF/TV 2033” con isin XS2469997915.
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Ieri quando ho visto questo bond in emissione, ho riportato la notizia all’interno del mio gruppo Facebookinvestire con Gabriele Bellelli”, a cui ti consiglio di iscriverti cliccando su questo link, e ho riscontrato un notevole interesse per cui cui oggi scrivo questo articolo per descriverne le caratteristiche principali.
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Entrando nel dettaglio, le caratteristiche di questa nuova obbligazione sono:
-l’emittente è Barclays che è una banca internazionale con sede nel Regno Unito, specializzata in servizi bancari e investment banking.
Si tratta di un emittente con un buon pedegree, nel senso che si caratterizza per una buona solidità patrimoniale, testimoniata dai rating delle principali agenzie, come ad esempio “A” secondo S&P, “A1” secondo Moody’s e “A+” secondo Fitch.
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-l’obbligazione è “senior”, e quindi non subordinata.
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-la valuta è l’Euro per cui non è soggetta al rischio cambio valutario.
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-il taglio minimo è di 1.000 euro e costituisce un punto di forza dal momento che ultimamente non sono frequenti i bond corporate di piccolo taglio e idonei ad essere inseriti all’interno del portafoglio di un piccolo risparmiatore.
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-la size di emissione non è elevata ed ammonta a 5.000.000 euro per cui è utile verificare la liquidità sul mercato.
Questo aspetto non costituisce un problema per il cassettista che acquista e porta a scadenza ma deve essere valutato con attenzione da chi ha un orizzonte operativo temporale inferiore o a chi ha un grado di rischio non compatibile con una situazione di scarsa liquidità.
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-la scadenza è posta il 14 febbraio 2033 e non è prevista l’opzione “call”.
Dal momento che si tratta di una scadenza decennale, è opportuno verificare che sia coerente con la propria ottica temporale e in linea con la propria personale pianificazione finanziaria.
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-il prezzo di emissione è 100 che coincide con il prezzo di rimborso a scadenza per cui a scadenza rimborserà 1.000 che equivale al 100% del valore nominale, ovviamente salvo default dell’emittente.
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-attualmente il bond scambia leggermente sotto la pari, in area 99,75.
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-il mercato di quotazione è l’Eurotlx che è un mercato regolamentato che oggi appartiene al gruppo Borsa Italiana.
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-la struttura cedolare è quella classica di un “tasso misto”, detto anche “fix to floater”, che prevede un tasso fisso in occasione dei primi due anni e poi un tasso variabile collegato all’Euribor a 3 mesi con cedola minima del 2% e massima del 6%.

Come sintetizzato nella tabella, questo bond pagherà una cedola del 6% a tasso fisso in occasione dei primi due anni mentre a partire dal terzo anno e fino a scadenza pagherà una cedola a tasso variabile, con un importo cedolare che coincide con il valore dell’Euribor a 3 mesi con però una caratteristica essenziale: è prevista infatti la presenza di un Floor (cedola minima) del 2% e di un Cap (tetto massimo) del 6%.
In pratica quindi la cedola variabile, collegata all’Euribor a 3 mesi, avrà un importo che oscillerà da un minimo del 2% ad un massimo del 6%.
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Questo significa che se l’Euribor a 3 mesi sarà inferiore al 2%, il bond pagherà comunque una cedola del 2% che è la soglia minima.
Invece se l’Euribor a 3 mesi avrà un valore del 5%, il bond pagherà il 5% che è il valore dell’Euribor.
Allo stesso tempo se l’Euribor a 3 mesi avrà un valore superiore al 6%, il bond pagherà la cedola massima del 6%.
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-la cedola ha frequenza di pagamento annuale.
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-dal momento che si tratta di un bond che pagherà cedole collegate ad un parametro finanziario di cui non conosciamo il valore futuro (per definizione è impossibile conoscere il valore futuro dell’Euribor), è impossibile calcolare il rendimento effettivo a scadenza.
È però possibile effettuare delle simulazioni.
Nel caso dello scenario peggiore, ossia che dopo le prime due cedole del 6%, il bond paghi solo la cedola minima del 2%, il rendimento lordo a scadenza ammonterà al 2,89%.
Nello scenario in cui si ipotizza che il valore dell’Euribor a 3 mesi resti stabile al livello attuale da oggi fino a scadenza, il rendimento lordo a scadenza ammonterà al 3,41%.
Infine, nello scenario più favorevole in cui il bond paghi sempre cedole del 6%, il rendimento lordo a scadenza ammonterà al 6%.
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-da un punto di vista operativo personalmente ritengo che sia una obbligazione da valutare per il risparmiatore o per il consulente che ha clienti che hanno necessità di inserire in portafoglio dei bond a tasso variabile.
Allo stesso tempo può essere da valutare per gli investitori che ipotizzano un futuro aumento dei tassi di interesse, anche se in questo caso la presenza del Cap costituisce un limite.
Infine invece in caso di discesa dei tassi di interesse, dopo i primi due anni, il titolo potrebbe limitarsi a pagare la cedola minima, diventando meno efficiente all’interno del portafoglio.
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-l’imposta sulle plusvalenze di prezzo e sulle cedole ammonta al 26%, come per tutti i bond corporate.
Al tempo stesso ricordo che le plusvalenze di prezzo generano “reddito diverso” e possono essere utilizzate per recuperare eventuali minusvalenze pregresse contenuto nello zainetto fiscale mentre invece le cedole generano “reddito di capitale” e non permettono di recuperare minusvalenze.
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Come ogni prodotto finanziario, presenta aspetti positivi e criticità.
Tra gli aspetti a cui prestare attenzione indicherei la liquidità e la scadenza.
Mentre invece tra gli aspetti positivi, come in occasione della recente emissione del bond di Eni, ritengo che questo nuovo bond di Barclays bank sia una soluzione interessante in chiave di diversificazione di portafoglio, considerando sia la solidità dell’emittente che il taglio minimo da 1.000 euro.

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Buon investing,

Gabriele

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