Airbag 40%, mai così difensivo

Pierpaolo Scandurra Pierpaolo Scandurra - 03/03/2021 11:58

Nuova e singolare emissione di un prodotto estremamente difensivo in grado di pagare generosi coupon mensili. Il mix ideale per puntare su temi ad alto potenziale.

Mentre sui mercati azionari si sta assistendo a un vero e proprio braccio di ferro tra compratori e venditori in uno scenario che vede i rendimenti dei Treasuries in netto rialzo e la Federal Reserve impegnata a rassicurare i mercati che i tassi non saliranno ulteriormente, l’industria dei certificati si dimostra sempre viva e pronta a fornire agli investitori gli strumenti giusti per affrontare le sfide quotidiane a cui sono chiamati. E mentre si fa sempre più alta l’attenzione verso i temi green e si moltiplicano gli investimenti sul sostenibile ecco che la svizzera Credit Suisse ha adottato per la sua ultima emissione una formula ormai consolidata ed apprezzata, come quella degli Airbag Certificates, per dotare il suo Phoenix Memory Airbag “green” di una protezione che agisce fino al 60% di ribasso da parte dei titoli selezionati. L’asticella della protezione condizionata è stata raramente così in basso, rispetto allo strike iniziale, ma mai prima d’ora era stata collegata a un’opzione Airbag che determina un significativo incremento del grado di protezione del capitale, tanto alla scadenza quanto in quotazione.

Più nel dettaglio l’emittente Credit Suisse è riuscita, tramite la costruzione di una strategia in opzioni plain vanilla e esotiche, ad emettere un prodotto che va incontro alle esigenze di coloro che cercano un rendimento mensile sostanzioso, pari in questo caso all’1%, senza per questo esporsi integralmente ai rischi. Il Phoenix Memory Airbag, avente codice ISIN XS1973455782, tra le strutture più apprezzate sul mercato secondario dei certificati, prevede il pagamento di un coupon dell’1% del valore nominale di 100 euro nel caso in cui tutti i titoli componenti il paniere sottostante saranno al di sopra del livello trigger cedolare posto al 50% dei prezzi strike. Grazie all’effetto memoria, se non si rispettasse tale condizione, i premi non pagati sarebbero riconosciuti nelle successive date di rilevamento qualora avvenisse il recupero del livello trigger cedolare. Vi è inoltre, a partire dal 17 novembre 2021, la possibilità che il prodotto venga rimborsato anticipatamente del suo valore nominale nel caso in cui, dai prezzi iniziali, le azioni siano al di sopra dei prezzi iniziali, rendendo così ulteriormente vantaggioso un potenziale acquisto sotto la pari. L’aspetto difensivo, unico in tutta l’offerta sul secondario, è la barriera del capitale, non solo dotata di effetto airbag che consente di rettificare eventuali performance negative a partire da tale livello, ma posizionata su livelli di prezzo veramente molto lontani dai prezzi strike, ovvero al 40%.

COME SI CALCOLA IL RIMBORSO

Per comprendere il meccanismo di rimborso a scadenza di un Airbag al 40% è possibile effettuare due distinte operazioni. La prima, prevede che il rimborso venga calcolato secondo la seguente formula:

  1. (fixing finale del titolo peggiore / barriera del titolo peggiore ) x 100

Ipotizzando che a scadenza uno dei titoli abbia perso il 65% del proprio valore si riceverà quindi un rimborso pari a  ( 35 / 40 ) x 100 = 87,5 euro

La seconda necessita invece del fattore Airbag, pari in questo caso a 2,5  ( 100 : 40 ) e la formula sarà quindi:

  1. ( fixing finale del titolo peggiore / fixing iniziale del titolo peggiore ) x fattore Airbag e successivamente per 100

Nella stessa ipotesi di prima si avrà pertanto un rimborso pari a ( 35 /100 ) x 2,5 = 0,875 euro x 100 = 87,50 euro

Come si sarà potuto osservare, qualsiasi sia il metodo adottato il risultato sarà sempre il medesimo, ovvero una perdita limitata al 12,50% anche qualora il sottostante peggiore abbia perso il 65% dall’emissione. Il tutto senza considerare eventuali cedole incassate nel corso del tempo.  Con l’ausilio dell’analisi di scenario ricavata dal CedLABpro si può infatti notare come ai prezzi di mercato di 91,10 euro, il certificato consenta di ottenere un rendimento del 62,46% al termine dei 4 anni fino al 36% di ribasso dai valori correnti del peggiore tra i 4 titoli del basket e di proteggere il capitale fino a un ribasso del 54% . Tali performance sono calcolate sulla base di un prezzo del titolo Sunrun, che ha perso già il 22% dall’emissione.
 

 

IL BASKET SOTTOSTANTE

Investendo su questo certificato si partecipa implicitamente all’andamento di 4 titoli azionari. Oltre alla nostra STMicroelectronics e a Tesla, reduce da una correzione di oltre 200 dollari dai massimi di gennaio, figurano due titoli meno noti al pubblico italiano: l’americana Sunrun, che fornisce soluzioni per l’energia solare installando e mantenendo pannelli solari per l’edilizia residenziale, balzata oltre i 100 dollari a gennaio e attualmente scesa a 58 dollari e la britannica Johnson Matthey, una società che produce prodotti chimici specialistici, catalizzatori, farmaceutici e sistemi di controllo anti-inquinamento. Opera in tutto il mondo raffinando anche oro, platino e argento. La sua quotazione attuale è di 3064 pences ed è in forte uptrend dalla seconda metà del 2020.

Articolo a cura di Pierpaolo Scandurra
Fonte: certificatiederivati.it

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