Mai sopra il massimo del giorno precedente. Alcune strategie in certificati.

Stefano Fanton Stefano Fanton - 19/01/2016 13:19

Da inizio anno, fino al 18 gennaio, a Piazza Affari nessuna seduta ha mai chiuso sopra il massimo del giorno precedente. Ma la fase particolare del nostro listino non è limitata a 18 giorni, alcuni numeri renderanno più chiara la situazione.

Con l’indice Ftse Mib a 18.985 punti le performance di periodo sono queste:
  • Performance a 1 mese: -10.62%
  • Performance a 6 mesi: -20,11%
  • Performance a 1 anno: -1,40%
  • Performance a 2 anni: -4,93%
Questi numeri ben descrivono, più di tante parole, quello che è stato il nostro mercato negli ultimi 2 anni, verrebbe da dire semplicemente che non c’è stata pace per chi ha tenuto posizioni di lungo. Senza dubbio alcuno. Anche perché gli indici sono bugiardi, mentono, ma lo fanno inconsapevolmente com’è giusto che sia. Un ribasso dell’1,4% in un anno è un dato indicativo ma nulla ci dice di come si è giunti a tale valore, non crederete mica che tutti i titoli, mediamente, siano scesi dell’1,4%?

No, davvero. Ci sono stati titoli che hanno chiuso positivamente e altri negativamente ma, mediamente, la perdita è stata dell’1,4% Un buon mercato per un’operatività intraday, con giornate anche spettacolari, un mercato difficile per le posizioni perché negli ultimi 6 mesi la perdita, come si evince dai dati appena visti, è stata di oltre 20 punti percentuali, la cui metà persa in pochi giorni.

Nel numero del 14 novembre 2015 di questa rubrica, intitolato UN CERTIFICATO ADATTO A UN CROLLO avevo analizzato la situazione tecnica del mercato aggiornando il TS che seguo dal 2008, un sistema settimanale di trend che utilizzo per le posizioni di lungo sul future. Il segnale era short.
http://www.traderlink.it/analisi/occasioni-trading/un-certificato-adatto-a-un-crollo_15318MNG9099HQ4

Vi riporto quanto interessa per comodità:
D’altronde nei numeri scorsi di questa rubrica vi avevo promesso di avvisarvi quando il trading system “La Via del Prezzo” avrebbe generato il nuovo segnale long per poter testare il segnale anche con dei certificati. Il rischio massimo del sistema di trading è del 6% a trade, quasi un’eresia, quasi come non avere lo stop loss. Una perdita ingente su un future, pari quasi a una piccola utilitaria di primissimo prezzo. Poco ci manca. Stop che peraltro è saltato 6 volte negli ultimi 10 anni.
 
Il 2015 è stato un anno particolare per le mie posizioni gestite con TS, i primi tre mesi spettacolari, i successivi 6 impiegati a perdere quanto guadagnato con posizioni che passarono da un profitto ingente a contratto a perdite dentro lo stop loss (del 6%) e, infine, gli ultimi 3 mesi a recuperare profitto con un movimento altalenante capace di mettere a dura prova la pazienza vista l’imminente chiusura d’anno con i relativi bilanci. Il segnale long, che avevo promesso di comunicarvi per testare la strategia con dei certificati a leva 7x, non c’è stato. Segue il grafico aggiornato.

Grafico settimanale e TS “La Via del Prezzo”.
 
Come promesso appena ci sarà il segnale long implementerò la nuova strategia andando a studiare le differenze, nel tempo, di comportamento dei leva 7x con i leva 5x, i leva 3x e il sottostante. Se qualcuno dei lettori vuole approfondire l’argomento, è da poco uscito il mio libro TRADING SYSTEM – il libro per chi inizia. Lo trovate qui: http://www.amazon.it/TRADING-SYSTEM-libro-per-inizia-ebook/dp/B015QL2SPW/ref=sr_1_2?s=digital-text&ie=UTF8&qid=1453197956&sr=1-2

Per ora nulla di nuovo sotto il sole. E’ il bello dei TS dopotutto!

Il -20.11% in 6 mesi (peraltro un 13% perso da inizio anno) ha creato molti danni a tutti i bonus cap, con barriera a tocco in molti casi saltata, e danni minori ai top bonus che hanno barriera a scadenza.

Occorre fare una precisazione, la creazione di un portafoglio in certificati segue logiche diverse da quelle di un portafoglio azionario classico. La view ha una scadenza temporale ben precisa, solitamente 6-12 mesi e la gestione dello strumento è più difficile di un singolo titolo azionario con stop facilmente piazzabile e rispettabile. Si pensi al classico Top Bonus con barriera saltata ma che può ancora recuperare dato che il bonus viene verificato solo a scadenza.

In questi casi uno stop loss “classico” non ha molto senso ed è quindi preferibile differenziare scadenze, sottostanti e tipologie di strumento. E avere anche una buona dose di fortuna perché in questo lavoro non esistono fenomeni, si imposta un’idea di trading e poi la si trasforma in un trade.

Il timing a volte non è perfetto, ogni trader dopotutto deve adattare le idee alla propria percezione del rischio atteso modificano quantità e sottostanti. Un mercato come quello attuale può essere due cose:
  1. L’inizio di una nuova fase ribassista di periodo
  2. Una buy opportunity
E’ evidente che, non essendoci fenomeni, ognuno si fa una propria idea che condizionerà le scelte operative. Io, ad esempio, pur essendo ancorato al TS per lo short sul future (il segnale è sull’indice ma viene traslato sul future) considero questa fase una buy opportunity su certificati con barriere ancora attive sui livelli attuali, a maggior ragione Top Bonus anche sottobarriera.

In questo caso, infatti, è preferibile l’acquisto di un top bonus sottobarriera e con vita residua di 6-12 mesi piuttosto dell’acquisto diretto del sottostante. Chi ha una view ribassista, ovviamente, non ha che da attendere nuovi affondi. Vorrei sapere cosa farà il mercato tra 6 mesi, ve lo giuro. Posso solo avere un’idea e comportarmi di conseguenza. Sbagliando, spesso. Ma riuscendo comunque a sopravvivere negli anni differenziando sottostanti e strumenti.

Ecco perché può capitarmi di essere short da mesi sul nostro future ma di avere una view positiva a 6 – 12 mesi. Qui non conta chi avrà ragione o torto, è sempre questione di gestire il rischio prendendo posizioni di copertura nelle fasi delicate, magari con time frame di riferimento molto diversi tra loro, un settimanale e un intraday hanno più punti di contatto di quanto ci si potrebbe aspettare.

 
ALCUNE STRATEGIE DI TRADING
Come premesso occorre aver ben chiara la propria personale view di mercato. Il certificato adatto a un crollo è ora dinamite pura, ero entrato a prezzi più alti e arrotondo la mia partecipazione alla strumento. Lo si compra a 85 con un bonus potenziale di quasi 30 punti percentuali a fronte di una barriera distante 4,8 punti percentuali e con scadenza il 16-12-16.

Non credo ci sia di meglio come certificato Top Bonus sul nostro indice, questo il LINK mentre il codice ISIN è  DE000HV4AS18.
Per quanto riguarda i titoli invece vi segnalo  FIAT che è vicina a un supporto importante a quota 6 euro e STM che ha un supporto ugualmente interessante a 5 euro.

Mi concentro su STM che quota 5,43 nel momento in cui scrivo. A questo LINK trovate un Top Bonus niente male. In questa fase preferisco assolutamente Top Bonus, questo quota 93, ha un bonus a 115 (24,38%) una scadenza il 19 settembre 2016 e una barriera a 5,1765.

Siamo ancora sopra la barriera e quindi chi ha una view ancora ribassista di breve può metterlo nella propria HIT LIST, altrimenti si può già entrare andando ad incrementare in seguito la posizione.

Infine Telecom, titolo che in passato ha dato enormi soddisfazioni con alcuni certificati e che è il prossimità di un supporto chiave e di una cifra rotonda per definizione: 1 euro. A questo LINK trovate i prodotti collegati, cosa c’è di interessante? Un Bonus Cap, eccezione rispetto agli altri selezionati, lo trovate a questo LINK. Codice ISIN DE000HV4APH0, barriera a 0,7792 prezzo a 106 e bonus a 118,5, scade il 16 giugno 2016. 25 punti di barriera per 12 punti percentuali in 6 mesi, non male.
Ma lo legherei con il REVERSE BONUS CAP che trovate in questo LINK. Si compra a 108, bonus a 114, scadenza il 13-12-16 con barriera a 1,5625, 50 punti percentuali sopra a questi livelli. Il rendimento è di circa il 6%

Ovviamente sono strategie di trading, idee. Ognuno ha il proprio timing da seguire, un livello di intervento che renda possibile operare con tranquillità, nel mio caso arrotonderò ancora la partecipazione sull’indice FTSE MIB, ma senza esagerare.

E SAIPEM? La strategia è sempre interessante, 6 euro è il supporto chiave del titolo qui il mio timing è stato intempestivo ma l’idea di fondo e le relative considerazioni sono sempre valide. Ricordate che in caso di top bonus la partita dura anche 12 mesi… In ogni caso vale sempre la regola di parcellizzare gli acquisti, in particolare su titoli come Saipem che legano il loro destino anche a variabili sottoposte a forte stress (petrolio).

Non ci resta che trasformare le idee in trade, ognuno con la propria percezione del rischio atteso. Dopotutto, alla fine, dobbiamo primariamente proteggerci dalle nostre idee.
Buona caccia dunque!

 
L’ANGOLO ZEN
31,
331,
3.331,
33.331,
333.331,
3.333.331,
33.333.331
e quando pensi di essere sempre primo e di aver capito tutto,
arriva il 333.333.331
(17*19607843)
che numero primo non è.
Commento:
Molto Zen senza essere strettamente Zen. I confini morbidi sono più resistenti dell’acciaio.
 
VARIE
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Potete contattarmi alla mail: stefano.fanton@traderpedia.it o scrivendomi sul mio profilo facebook.

2) Mi ha scritto qualche trader dicendomi che il mio libro Lo Zen e la Via del Trader Samurai in edizione cartacea è introvabile. La versione e-book è disponibile su Amazon.

Visualizzabile anche su pc. http://www.amazon.it/s?_encoding=UTF8&field-author=Stefano%20Fanton&search-alias=digital-text
 
Vi confermo che entro marzo 2016 verrà ristampato. Se volete prenotarne una copia scrivetemi, vi verranno riconosciute condizioni di favore. 

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